Bandecchi: «Non mi candido, per Calenda sono un fascista. Non gli è piaciuta la maglietta col motto da paracadutista»

Bandecchi: «Non mi candido, per Calenda sono un fascista. Non gli è piaciuta la maglietta col motto da paracadutista»
di Riccardo Marcelli
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Venerdì 19 Agosto 2022, 20:54 - Ultimo aggiornamento: 20:55

TERNI - Galeotta fu la maglietta. Nella tarda serata di venerdì 19 agosto è arrivata la fuma. Nera. Il presidente della Ternana Stefano Bandecchi non sarà il candidato del Terzo Polo. Proposto da Italia Viva per partecipare alle elezioni del 25 settembre nella lista che vede la presenza pure di Azione è stato candidato in pectore per l'uninominale alla Camera nel collegio Umbria 2, salvo disporre di una brusca frenata annunciata, come di consueto, su Instagram. Il motivo? Al candidato premier Carlo Calenda, leader di Azione, non sarebbe piaciuta la maglietta nera sulla quale campeggiava un motto fascista, per i  più, paracatudista, per Bandecchi. 

«Io non sarò candidato alle prossime elezioni il motivo fa quasi sorridere -asserisce in modo ironico il presidente della Ternana nonché fondatore dell'Università Cusano Stefano Bandecchi- mi ha telefonato Maria Elena Boschi che per conto di Italia Viva aveva accettato la mia candidatura affermando che Calenda ha posto un velo ostativo perché a sentir lui sarei fascista nonostante sia il segretario di Alternativa Popolare, iscritto in Europa al Ppe».

Su quali base Calenda afferma ciò? «Perché c'è in circolazione un video in cui indosso una maglietta con un motto da paracadutista che per Calenda è invece fascista».

Un video su Instagram che aveva suscitato tra le altre reazioni quella di la reazione del capogruppo di Senso Civico al comune di Terni Alessandro Gentiletti e a seguire dei tifosi organizzati del Livorno. 

«E' stata una bellissima sconfitta -conclude Bandecchi- che mi ha insegnato che non tutte le persone sono intelligenti. Andrà meglio tra cinque anni quando avrò il tempo per raccogliere le firme e presentarmi con Alternativa Popolare».

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