Avis comunale di Terni - ma da noi purtroppo non c’erano disponibilità né di sangue e neppure di piastrine”.
Ogni volta che Avis lancia l’appello i donatori rispondono senza farsi pregare ma, al di là dell’emergenza, il problema vero è legato alla necessità di donare con continuità. Negli ultimi mesi si è riscontrata una tendenza non positiva: “E’ un fattore culturale - dice Tosi - il problema è proprio quello di sensibilizzare i nostri donatori per fare in modo che ci sia quella continuità che consente di non arrivare mai all’emergenza”. I dati del 2019 mostrano un andamento non lusinghiero. Rispetto all’anno precedente le donazioni sono in calo in tutta la provincia: “Avis comunale Terni è l’unica che ha aumentato di 224 donazioni rispetto all’anno scorso - dice Mauro Tosi - e questo grazie ad una intensa campagna di chiamate, che ha riportato a donare più di 70 donatori che non si recavano al Sit da oltre due anni”.
Nel 2019 Avis comunale è salita a 2mila 651 rispetto alle 2mila 427 dell’anno precedente. Quella provinciale invece è scesa a 6mila 844, con 185 donazioni in meno rispetto al 2018. In lieve aumento solo Allerona, Castel Giorgio e Orvieto. Un calo del 47 per cento si è registrato a Montecastrilli, del 16 per cento a Stroncone e Narni, del 13 per cento ad Acquasparta e Calvi. Con il nuovo anno intanto tornano le donazioni domenicali nei punti di raccolta di Terni, Narni e Amelia. La prima apertura straordinaria del 2020 è per domenica 19 gennaio. Al Sit dell’ospedale di Terni sarà possibile donare il sangue la mattina, con l’accettazione dalle ore 8 alle 10, ma solo se si raggiungeranno 15 prenotazioni entro il venerdì precedente. E’ possibile prenotarsi chiamando l’
Avis comunale (0744-400118), la Croce Rossa di San Gemini (393-8850056) o il Sit di Terni (0744-205679) dal lunedì al sabato dalle 7,30 alle 13.
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