Jacopo Costantini: «Al Festival di
Venezia il mio debutto ufficiale nel
Cinema. Perugia sempre nel cuore»

Jacopo Costantini: «Al Festival di Venezia il mio debutto ufficiale nel Cinema. Perugia sempre nel cuore»
di Michele Bellucci
3 Minuti di Lettura
Giovedì 3 Settembre 2020, 10:45
PERUGIA - Questa sera al Lido di Venezia per le Giornate degli Autori, organizzate nell’ambito della celebre Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, un giovane attore perugino si affaccerà definitivamente nel jet set del cinema. Jacopo Costantini è infatti uno dei tre protagonisti di Est. (Dittatura last minute), film di Antonio Pisu che sarà presentato come opera d’apertura della sezione “Notti Veneziane”. Un’anteprima molto attesa anche perché ci sarà un ospite d'eccezione: Oliver Stone. L’artista americano, autore di oltre venti pellicole tra cui Platoon, Wall Street, Nato il quattro luglio e JFK - Un caso ancora aperto, si trova in Italia da qualche settimana per un tour alla scoperta delle bellezze del nostro Paese. Est. (Dittatura last minute) è un road-movie ambientato alla vigilia della caduta del muro di Berlino girato tra il cesenate e la Romania che vede nel cast anche Lodo Guenzi, voce e chitarra della band Lo Stato Sociale, oltre all'esordiente Matteo Gatta. Il film, che è ambientato a poche settimane dalla caduta del Muro di Berlino nel 1989, racconta la storia realmente accaduta di tre ragazzi ventiquattrenni che partirono da Cesena per raggiungere l’Europa dell’Est, dove era ancora presente il regime sovietico. Le vicissitudini li condurranno a Bucarest, nel cuore della dittatura declinante di Ceausescu, tra varie avventure e peripezie. Dopo l'anteprima in Laguna è previsto un evento a Perugia che verrà presto annunciato.

Jacopo Costantini, per lei è la prima volta al Festival di Venezia?
Mai stato prima d’ora. Tra l’altro saremo l’unica produzione italiana indipendente lì a Venezia e quest’anno ci sono tantissimi film che sarebbero magari andati a Cannes ma, dopo l’annullamento, hanno scelto di proporsi a Venezia. Gli stessi produttori hanno detto che siamo riusciti a farci largo tra i giganti.

Ha già visto il film che presentate?
Ne ho vista una versione senza color correction né musiche originali, quindi sono abbastanza emozionato all’idea di vederlo completo per la prima volta.

Cos’è che la preoccupa maggiormente?
Beh, finora ho realizzato più che altro cose per internet o per la tv, quindi non sono mai stato in sala con persone che mi osservano in diretta sul grande schermo!

Lei vive da anni a New York, che differenze nota nel pubblico rispetto a quello italiano?
A New York quasi tutti gli spettacoli teatrali propongono storie nuove e raramente ci sono spettacoli della tradizione, mentre in Europa succede di solito l’opposto. I nuovi drammaturghi in Italia faticano mentre all’estero i loro coetanei riescono a farsi notare. Il cinema invece porta sempre nuove storie, quindi anche questa potrà incuriosire il pubblico.

Cosa pensa che sia interessante della storia che narra il film?
Si tratta di una storia vera, con questi tre romagnoli un po’ scapestrati che volevano vedere da vicino il comunismo. La trovo davvero interessante. La gente verrà quindi per conoscere questa vicenda e magari qualcuno anche per vedere Lodo Guenzi, che nasce come attore prima di diventare un musicista.

Anche gli altri due protagonisti debuttano al cinema…
Sì, diciamo che io sono il più esperto perché ho già recitato in due film indipendenti. Antonio Pisu è stato molto bravo iniziando con il favorire un’amicizia tra noi tre, dato che la storia del film si basa su una grande amicizia. Tra l’altro Lodo Guenzi l’ho conosciuto proprio a Perugia, a cena Dal mi’ cocco!

Dopo Venezia che programmi ha?
Tornerò a New York, dove vivo da alcuni anni, ma spero che entro l’autunno si organizzerà una proiezione a Perugia con gli altri attori, il regista e i produttori. Gli impegni negli U.S.A. sono parecchi ma per un simile evento sono pronto a essere quello che arriva da più lontano… nonché quello che arriverà più felice.
© RIPRODUZIONE RISERVATA