Ast, respinta la mediazione del governo
assemblee in fabbrica e rischio esuberi

Ast, respinta la mediazione del governo assemblee in fabbrica e rischio esuberi
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Martedì 7 Ottobre 2014, 19:17 - Ultimo aggiornamento: 9 Ottobre, 07:40

Terni - La trattativa al Mise si è interrotta. Neanche la proposta del Governo, ultima mediazione per avvicinare la parti è passata. Il fallimento dopo una giornata lunghissima, è arrivato intorno alla 1. L'esecutivo, c'era anche Del Rio insieme alla ministra Guidi, proponeva di abbattere a 290 gli esuberi (erano 550 nel piano) 110 milioni di investimento, la riapertura del negoziato sull'integrativo, la conservazione delle quote produttive di caldo e freddo.

Le parti, l'azienda guidata da Lucia Morselli ma anche il sindacato, l'hanno ritenuta insufficiente ed è stata rottura.

Una rottura drammatica che da oggi riporta la situazione al 17 luglio.

I sindacati hanno indetto per stamani, dalle 12 assemblee in tutti i reparti. La tensione in fabbrica è già altissima e si teme che la minaccia di far partire le tanto preoccupanti lettere di avvio della mobilità per 550 dipendenti possa concretizzarsi già dalla prossime ore. Un'altra giornata campale, con le istituzione umbre (Rgione, Comune, Provincia) che si appellano all'auspicio di poter trovare una strada che riporti al confronto sulla base del lavoro fatto dal Governo e dalla proposta di mediazione scaturita ieri sera al tavolo.


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