Ast in vendita, Magliocchetti (Federmanger): «Periodo di transizione, ci vuole trasparenza»

Ast in vendita, Magliocchetti (Federmanger): «Periodo di transizione, ci vuole trasparenza»
di Augusto Magliocchetti*
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Mercoledì 27 Maggio 2020, 12:54

Tre sono i temi rilevanti ai fini della trasparenze e della fattibilità della procedura di alienazione che emergono dalla lettura del documento Thysenkrupp del 18 Maggio. A proposito di Ast si dice che verrà ceduto “stainless steel plant ( Ast) including the associated sales organizzation” cosa si intende: solo una organizzazione commerciale costituita da un ufficio vendita o anche i Centri di Servizio che sono essenziali per la flessibilità dei servizi, la dislocazione geografica dei magazzini e delle strutture impiantistiche, la rapidità di consegna di materiale “a misura”? E’ perciò necessario definire, in modo inequivocabile quale sarà l’esatto perimetro delle strutture e delle articolazioni di vendita e dei servizi associati allo stabilimento per il quale si cerca o il compratore o il partner.
Un secondo tema riguarda i possibili conflitti di interessi impliciti nella decisione di vendere Ast e di mantenere , in capo alla Casamadre tedesca, la business unit Thyssenkrupp Materials Services .

Politica commerciale. Oggi tutta la politica commerciale di Ast viene veicolata tramite il network di TK Materials perchè la vecchia organizzazione di vendita dell’ Ast è stata smantellata con riduzione e allontanamento di risorse umane di grande esperienza. Data la circostanza che Ast e Materials si troveranno collocate, anche nella fase di prevendita, in due realtà organizzative e contabili separate ( il comunicato afferma che “ Multi-tracks “ avrà una reportistica economica a se stante) si pone il problema di un trasparente controllo delle decisioni e delle scelte commerciali. Come possiamo monitorare che non accada un depauperamento del portafoglio clienti o creare le condizioni perché parte di questo gli venga sottratto dsa uno struttura che domani sarà un competitor dell’azienda ceduta. La soluzione potrebbe essere garantita da:
1) la definizione immediata del perimetro delle strutture, dei soggetti, e degli impianti o entità giuridiche che delimitano la “ sales organizzation” di Ast;
2) le dimissioni dalle strutture di governance di Ast di tutti coloro che, contemporaneamente, ricoprono funzioni direzionali nella TK Materials;
3) la dipendenza diretta della organizzazione di vendita Ast dal Ceo di quest’ultima con la riappropriazione delle funzioni di indirizzo e di gestione commerciale da parte della legal entity italiana.
Il terzo aspetto riguarda quanto riportato al capitolo “Systematic performance management in the businesses” che prevede per ogni articolazione della nuova struttura un obiettivo di redditività individuale, basato sull’analisi di benchmark. La Merz richiede che tutti gli obiettivi debbano essere sistematicamente sostenuti con misure specifiche di cui saranno responsabili i team di gestione delle aziende che risponderanno dei risultati. Quali sono queste misure per l’ Ast e non è forse il caso che il management dell’ Ast ne informi le parti sociali nella misura in cui queste decisioni potranno avere un impatto sull’organizzazione, sui livelli occupazionali, sui volumi di produzione ?. Ci aspettano tempi difficili e la Dirigenza ha il dovere di dare informazione veritiere ed aggiornate sugli impatti che le decisioni del managment potranno avere sia sull’articolazione aziendale che sulla città e su gli stakeholders.
*Commissione siderurgia nazionale Federmanager

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