Ast, la Regione ha dato il via libera
all'ampliamento della discarica
In ritardo il progetto
di recupero della scorie

Ast, la Regione ha dato il via libera all'ampliamento della discarica In ritardo il progetto di recupero della scorie
di Corso Viola di Campalto
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Venerdì 18 Maggio 2018, 16:06 - Ultimo aggiornamento: 25 Maggio, 16:08
TERNI Lunedì scorso la Regione ha dato il via libera allo spostamento dei tralicci dell’elettrodotto richiesto dalla Thyssen per poter ampliare la discarica di vocabolo valle. Uno spostamento di circa 150 metri necessari per dare vita al terzo lotto di lavori autorizzato nel lontano 2005 dalla Provincia e che è anche previsto nell’autorizzazione integrata ambientale del 2010. Un ampliamento reso necessario dal rallentamento del progetto di trattamento e recupero scorie. L’affidamento alla multinazionale vincitrice del bando (in gara ci sono Harsco e Tapojärvi) era stato dato come imminente nel marzo scorso dallo stesso ad Massimiliano Burelli. Ma sono sorte delle difficoltà legate al piano commerciale del materiale che verrà recuperato. Un impianto che comunque per vedere la luce dopo l’affidamento dell’appalto dovrà attendere almeno 18 mesi, come affermato dalla stessa Ast. Quindi, siamo è probabile si vada oltre la data del 2020, quando scadrà l’autorizzazione ambientale e le acciaierie per poter conferire 500 mila tonnellate di scarti di lavorazione ogni anno per ora non hanno che un’unica alternativa: ampliare la discarica. I tralicci saranno spostati di circa 150 metri e messi ai margini dell’area di proprietà della Thyssen, poi inizieranno i lavori.
L’ultimo studio idrogeologico dell’area della discarica di Valle è stato fatto per conto dell’Ast dalla società Bortolami di Molfetta. E riguarda il biennio 2015-2016 quando giacevano rifiuti non pericolosi derivanti da trattamento scorie per il 76 per cento, rifiuti pericolosi parzialmente stabilizzati per il 12 per cento e fanghi prodotti da trattamento acque reflue industriali per il 3 e per cento.
La governance tedesca sta cercando di risolvere il problema della gestione delle scorie di provenienti dalla lavorazione dell’acciaio inox. Trovando la migliore soluzione possibile, dal punto di vista industriale, tecnico ed economico. «Una scelta ambiziosa - hanno riferito più volte dall’Ast - per fare di Terni un polo d’eccellenza internazionale nello smaltimento delle scorie: un sito manifatturiero il più possibile vicino all’obiettivo “rifiuti zero».
Una scelta quasi obbligata perché la discarica di Villa Valle è in esaurimento ed è situata in un luogo di interesse strategico ambientale, a ridosso della città ma anche a pochi passi dalle Cascate delle Marmore. L’azienda ha terminato la messa in sicurezza della ex discarica, grazie a un progetto che ha previsto il cosidetto “capping” della vecchia discarica e un programma di controllo che nel tempo monitorerà la situazione delle falde limitrofe alla collina. Se andrà come sperano in viale Brin verrà realizzato l’avveniristico progetto ideato da Andreas Kipar, architetto esperto di riqualificazione dei tessuti industriali che trasformerà l’ex discarica in un parco a disposizione dei cittadini, in una nuova zona verde che andrà a riqualificare il panorama della città e della conca ternana. Intanto, però la stessa discarica di amplierà perché alternative ancora non ci sono.
 
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