Assisi, vende preziosa Sterlina che non esiste: la polizia smaschera mago delle truffe

Assisi, vende preziosa Sterlina che non esiste: la polizia smaschera mago delle truffe
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Martedì 23 Luglio 2019, 08:43
ASSISI . Collezionista detective fa scoprire mago delle truffe. Da mesi i poliziotti del Commissariato di Assisi erano sulle tracce di un 47enne, originario di Milano, con un curriculum criminale di tutto rispetto. L’uomo era infatti un vero e proprio mago delle truffe on line. Ben 21 in poco più di un anno le truffe perpetrate ai danni di ignari clienti adescati sui siti di vendita on line a cui proponeva l’acquisto di macchine fotografiche di valore, di monete preziose da collezione e di costosi kit per capelli di un noto marchio del settore. I raggiri avvenivano con le stesse modalità: l’uomo inseriva la propria proposta di vendita, con tanto di documentazione fotografica, forniva al cliente interessato all’acquisto un codice iban sul quale poter effettuare il pagamento di quanto pattuito salvo poi, a somma intascata, sparire nel nulla risultando irreperibile sulle utenze telefoniche fino a quel momento utilizzate e facendo sparire l’annuncio dal web. Meccanismo questo che ha fatto guadagnare al truffatore una somma di circa 8000 euro, sottratti agli ignari acquirenti di tutte le Regioni di Italia. Tra questi anche un 60enne assisano, collezionista di monete, che nel mese di gennaio scorso si era aggiudicato un’asta su un noto sito di acquisti on line per l’acquisto di una sterlina in oro del 1891 al prezzo di 243 euro. L’uomo, dopo aver preso contatti diretti con il venditore della moneta, come da accordi, versava sul conto corrente indicato dal truffatore la somma pattuita. Il cliente ha iniziato però ad insospettirsi dopo alcune conversazioni telefoniche nei giorni seguenti a causa del mancato arrivo della merce nonostante il pagamento effettuato. L’ignaro 60enne provando a visitare il sito dedicato trovava la conferma ai suoi dubbi: l’annuncio risultava sparito e del venditore non vi era più alcuna traccia, rimaneva solamente una lamentela pubblicata da un altro cliente anch’esso truffato con le stesse modalità. A quel punto, l’uomo decideva di recarsi in Commissariato e denunciare quanto accadutogli. Gli agenti dopo aver ricostruito la dinamica dell’evento e aver acquisito tutta la documentazione, intraprendevano un’articolata attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Perugia che ha permesso loro di risalire all’intestatario del codice iban fornito, scoprendo così l’identità del truffatore. L’uomo veniva rintracciato dalla Polizia di Stato a Milano in compagnia di un altro pregiudicato e denunciato per il reato di truffa aggravata.




 
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