Inchiesta “Spada bis” senza colpevoli, l’ex assessore Piacenti D’Ubaldi assolto in Appello

Inchiesta “Spada bis” senza colpevoli, l’ex assessore Piacenti D’Ubaldi assolto in Appello
di Nicoletta Gigli
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Mercoledì 8 Giugno 2022, 07:30

TERNI Per Vittorio Piacenti D’Ubaldi, ex assessore al bilancio della giunta Di Girolamo, l’unico amministratore condannato in primo grado per le consulenze seriali affidate al commercialista, Roberto Camporesi, il processo Spada bis si chiude con un’assoluzione con formula piena. La corte d’appello di Perugia ha assolto “perché il fatto non sussiste” anche Camporesi. Per le presunte consulenze seriali senza una gara, in primo grado erano stati condannati a un anno e sei mesi l’ex assessore e a un anno il commercialista riminese. Nell’udienza di ieri il procuratore generale ha chiesto la conferma della sentenza di primo grado ma la corte d’appello, accogliendo le tesi difensive, ha assolto entrambi gli imputati con formula piena. La vicenda esplose a Natale 2017, con un blitz negli uffici comunali e delle partecipate Terni Reti e azienda Farmaceutica che si concluse con gli arresti domiciliari per l’ex assessore, l’ex amministratore di Terni Reti, assolto con l’abbreviato, e il commercialista. Sette mesi prima, sempre per turbativa d’asta e per l’inchiesta Spada, ai domiciliari finirono l’ex sindaco, Di Girolamo, e l’ex assessore Bucari. Assolti insieme agli altri ex amministratori di due giunte, a dirigenti e funzionari del Comune. “Questa sentenza della corte d’appello chiude un’epopea giudiziaria iniziata cinque anni fa - dice Attilio Biancifiori, legale di Piacenti D’Ubaldi - che doveva mettere a nudo un sistema di illegalità che a suo tempo venne diffusa e radicata nei tre filoni di Spada. Processi chiusi da due giudici diversi che sono giunti alle stesse conclusioni. Era rimasto solo questo segmento e ora finalmente in appello è arrivata l’assoluzione piena, che è una verifica di legittimità dell’operato degli amministratori all’epoca impegnati nella trasformazione delle municipalizzate. Attività che rientrava nei binari di un corretto agire della pubblica amministrazione. Con Spada la giunta Di Girolamo - aggiunge - ha avuto contraccolpi politici che tutti conosciamo e che impongono ai cittadini un’attenta riflessione”. Le motivazioni della sentenza entro 90 giorni. “L’assoluzione in appello per lo Spada bis per l’ex amministratore Vittorio Piacenti D’ubaldi non è una vittoria del centrosinistra, ma è una bella notizia per chi crede che il confronto politico vada combattuto solo con gli strumenti della politica. Viene restituito l’onore ad un uomo per bene, che in questi anni ha subito accuse prive di riscontro, che ha subito la pena accessoria del discredito personale, dei facili giudizi e sentenze di chi ha lavorato per imbarbarire i rapporti personali” dicono Francesco Filipponi e Tiziana De Angelis. del gruppo consiliare del Pd. Plaude all’assoluzione anche il deputato, Walter Verini: “La sentenza ribadisce la correttezza dell’operato dell’amministratore e dell’amministrazione guidata allora dal sindaco Di Girolamo, finiti in un’inchiesta spettacolarizzata e strumentalizzata da alcune forze politiche d’opposizione.

Restano l’amarezza di quei momenti e le ferite politiche e umane. Ma la comunità ternana ha avuto la conferma della correttezza e dell’agire per l’interesse pubblico da parte di quelle amministrazioni”.

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