Voleva comprare la Roma: maxi multa
allo "Sceicco di Montelaguardia"

Voleva comprare la Roma: maxi multa allo "Sceicco di Montelaguardia"
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Lunedì 11 Agosto 2014, 21:09
PERUGIA - E’ stato per qualche giorno il pi inseguito in citt. Tutti a chiedere di lui. Tutti a parlare con i vicini di casa, il barista, il benzinaio e tanti altri ancora per capire come a Montelaguardia nessuno si fosse accorto di avere uno sceicco in paese.



Pronto, nientemeno, a entrare nella Roma. Con tanto di comunicato ufficiale della società giallorossa.

Quelle intenzioni di acquisto non ebbero seguito, e dello sceicco di Montelaguardia da mesi non si parla più. Ora, dalla Consob arriva una multa da 50 mila euro ad Adnan Adel Aref Al Qaddumi per non aver fornito le informazioni necessarie in occasione della presunta trattativa.



La Consob, nel rilevare che Al Qaddumi non ha ottemperato alle varie richieste dell'Autorità, ha ritenuto, «relativamente alla quantificazione della sanzione applicabile al caso di specie, che il comportamento posto in essere dal sig. Al Qaddumi è qualificabile come doloso, tenuto conto altresì che la condotta illecita si è protratta per circa un mese, durante il quale il sig. Al Qaddumi ha disatteso le reiterate richieste di informazioni formulate dall'Autorità di vigilanza».



Il 21 febbraio 2013, la società As Roma Spv, che controllava all'epoca, attraverso Neep Roma Holding, la società giallorossa aveva annunciato la notizia della stipula di un accordo preliminare con Adnan Adel Aref Al Qaddumi Al Shtewi finalizzato all'ingresso di quest'ultimo, diretto o indiretto, nell'azionariato. In particolare Al Qaddumi, sottolinea la Commissione, «non ha ottemperato alle richieste della Consob, avanzate per iscritto il 26 febbraio 2013 e in sede di audizione il primo marzo 2013, di fornire attestazione o altra documentazione idonea a comprovare la disponibilità dei fondi necessari ad acquisire il 50% del capitale di As Roma».



La documentazione fornita da Al Qaddumi, infatti, rileva la Consob, «era fuorviante e inidonea a provare la disponibilità dei fondi necessari a eseguire l'operazione; parziale, perché non comprensiva della 'comfort letter' che lo stesso si era impegnato a fornire alla Consob e che avrebbe consentito di accertare la serietà e fattibilità del suo progetto di acquisizione della As Roma; ha ritardato, di conseguenza, l'esercizio delle funzioni della Consob, impedendo una verifica della veridicità, correttezza e completezza dei comunicati stampa diffusi da As Roma Spv in merito alla vicenda».

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