Arriva da Firenze il super laser che ha ripulito la scritta vandalica ha sfregiato il Duomo di Orvieto

Arriva da Firenze il super laser che ha ripulito la scritta vandalica ha sfregiato il Duomo di Orvieto
di Monica Riccio
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Mercoledì 1 Giugno 2022, 20:13 - Ultimo aggiornamento: 3 Giugno, 07:16

Arriva da Firenze il super laser che è riuscito a ripulire la scritta vandalica che la scorsa settimana aveva deturpato la parete laterale destra del Duomo di Orvieto. Ad operare sulla porzione imbrattata dalla scritta realizzata nella notte tra domenica 22 e lunedì 23 maggio con vernice spray verde, una ditta fiorentina, la El.En.

«Fa rabbia constatare che il risultato di un campionato di calcio possa indirettamente generare azioni che vanno oltre gli sfottò alla squadra avversaria, arrivando ad imbrattare il Duomo di Orvieto – così Paolo Salvadeo, direttore generale di El.En. SpA, azienda fiorentina specializzata nella fabbricazione di laser per applicazioni medicali, industriali e per il restauro conservativo del patrimonio artistico e culturale. Quando ho appreso dai giornali la questione, dopo un momento di rabbia, ho subito deciso di scrivere e poi telefonare al presidente dell'Opera del Duomo, Andrea Taddei, per metterci a disposizione nella pulitura della scritta con il laser».

«Una prima pulitura è avvenuta nei giorni immediatamente successivi, con un prodotto speciale per la rimozione dei graffiti – spiega il presidente Taddei - ma la tipologia di spray utilizzata è particolarmente resistente e ha potenzialmente creato danni irreversibili. Inizialmente si era pensato ad una seconda operazione, questa volta di sabbiatura. Poi è fortunatamente intervenuta la telefonata di El.En. che ha aperto le porte ad una pulitura meno invasiva, con il laser, per la rimozione degli aloni residui. Devo ringraziare la El.En.

che si è offerta di rimuovere gratuitamente la scritta, ma – aggiunge Taddei - questa operazione sarà a pagamento. E a pagare saranno i responsabili dello scempio, quando saranno individuati».

«Con la sabbiatura il rischio è spesso quello di rimuove troppo materiale buono sottostante - afferma la dottoressa Valentina Trafeli, di El.En. - inoltre questa tecnica tende a sporcare le aree circostanti. Il laser è invece solo luce coerente. Si comporta in modo delicato e selettivo sui substrati. La pulitura della scritta vandalica è stata particolarmente complicata – aggiunge Trafeli - perché i pigmenti sono penetrati molto a fondo, lasciando un brutto alone. Solo mediante il laser si sono potuti raggiungere i pigmenti che sono penetrati più in profondità».

El.En. non è insolita nell’effettuare operazioni di questo tipo: a Firenze, sul Ponte Vecchio insieme agli Angeli del Bello, uno dei due laser utilizzati ad Orvieto, modello Infinito 100 a fibra ottica attiva, aveva già in un paio di occasioni ripulito vari graffiti. Sempre El.En. si era poi mossa dopo lo scempio avvenuto a Grosseto, quando la targa dei partigiani della città era stata bruciata.

«E’ giusto, come spiega il presidente Taddei, che qualcuno paghi per ciò che ha fatto – conclude Salvadeo - ma è anche giusto che il ricavato di El.En. per l’operazione sia poi devoluto per qualche buona azione e che magari possa finanziare qualche piccola opera di restauro. Quando avvengono fatti come questi, il nostro intervento non può che magnificare il fronte del civismo, contrapposto alla stupida barbarie».

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