Sposati da 64 anni rischiavano di essere separati all'ospizio: trovata casa di riposo che li accoglie

Sposati da 64 anni rischiavano di essere separati all'ospizio: trovata casa di riposo che li accoglie
di Nicoletta Gigli
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Sabato 24 Novembre 2018, 13:34 - Ultimo aggiornamento: 13:52
Edwige, 86 anni e Giovanni, 94enne, sono tornati insieme. Possono dormire in una delle camere da letto della residenza per anziani di Collerolletta, pranzare l'una accanto all'altro, trascorrere le loro giornate in serenità. Ternani, sposati da 64 anni, nonostante la loro veneranda età hanno rischiato di doversi separare. Non perché non andassero d'accordo ma perché non si riusciva a trovare una casa di riposo per anziani che potesse accogliere entrambi. Per farli stare insieme la figlia, Laura, che vive a 200 chilometri da Terni, ha bussato ai vari uffici competenti ma la soluzione non si riusciva a trovare.

Due mesi fa Laura raccontò la vicenda di Edwige e Giovanni sulle colonne del Messaggero: «Ho chiesto se era possibile trovare una casa per anziani per entrambi, una soluzione che consentirebbe loro di avere un minimo di contatto con gli altri, di rapportarsi con qualcuno dopo anni di solitudine. Per mio padre la risposta è stata positiva e per lui hanno accettato l'integrazione economica per il ricovero nella casa protetta. Mia madre invece è stata messa in una lista d'attesa che durerà qualche anno visto che è la 136esima in graduatoria. Di separarli non me la sento - disse la figlia - spero che qualcuno si metta una mano sulla coscienza per trovare una soluzione che consenta loro di restare insieme».

La vicenda è finita all'attenzione dell'assessore al Welfare, Marco Cecconi, che si è preso a cuore le sorti di questa coppia cercando e poi trovando una soluzione: «Dopo una vita insieme lui finiva in una casa di riposo e sua moglie restava fuori. Due persone legate da sempre che dovevano separarsi nel momento più difficile per qualsiasi persona. E' bastato far parlare i servizi sociali con l'Usl, che probabilmente non aveva ben compreso le necessità di questa coppia, con una figlia che vive lontano. L'opportunità avrebbe voluto un ricovero per entrambi. Alla fine siamo riusciti a portare a casa il risultato - precisa Cecconi - ma perché ce n'erano le condizioni. Non si è trattato certo di un favore».

Laura in questo periodo le aveva tentate tutte: «Dopo l'articolo ero andata alla Usl e parlai con Federici. Mi disse che avrebbe riguardato personalmente la cosa ma che non ci dovevo contare. Poi ho parlato con l'assessore Cecconi e la dottoressa Argenti. Sono passati diversi giorni prima che arrivasse la bella notizia. Mia madre avrebbe avuto l'integrazione e abbiamo trovato posto per entrambi a Collerolletta. Ora i miei stanno tranquilli, sono curati e coccolati. Devo riconoscere all'assessore che non l'ha fatto per una questione di voto - dice Laura - lui sa che risediamo in un'altra regione. Onore al merito».
 
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