Anziani contagiati dopo il vaccino
nella struttura protetta
le altre rsa alzano le protezioni:
«Siamo tutte covid-free»

Anziani contagiati dopo il vaccino nella struttura protetta le altre rsa alzano le protezioni: «Siamo tutte covid-free»
di Alberto Favilla
3 Minuti di Lettura
Giovedì 18 Marzo 2021, 09:10

TERNI Non solo brutte notizie in tempo di Covid 19, con i contagi di cinque ospiti della residenza per anziani autosufficienti “Il Sole”, pazienti che erano stati sottoposti al vaccino. Attualmente le case di riposo per anziani del Ternano sono tutte “Covid free”, hanno raggiunto il cosiddetto “punto zero”. Toccando ferro, e fatti i debiti scongiuri, non si registrano in questo momento, in nessuna delle strutture presenti nel territorio, nuovi casi di contagio. «Per quanto ci riguarda è dal 23 febbraio che da noi non si registrano casi di Covid 19 – argomenta Corinne Reali, coordinatrice amministrativa della residenza protetta di Collerolletta – noi abbiamo passato un momento brutto tra metà novembre ed inizio di gennaio. Trascorsi i 14 giorni da quando la strutturata è stata dichiarata libera, quello che prevede il regolamento, la residenza è stata ritenuta in condizione di effettuare nuovi ingressi. Per quanto ci riguarda noi ci atteniamo rigorosamente ai protocolli e ai controlli sia della Asl che della Regione ed abbiamo effettuato il vaccino sia per i nostri ospiti che per tutti i nostri operatori». La residenza protetta di Collerolletta, che è convenzionata con un centro diurno, conta attualmente 60 ospiti (i posti letto sono 90) mentre a lavorare nella struttura sono circa 70 operatori. Ma qual è il rapporto con le famiglie degli ospiti? «La nostra è da sempre una struttura aperta, senza fasce orario, ma con l’inizio dell’emergenza ci siamo dovuti attenere ai vari protocolli di sicurezza – conclude la Reali – il rapporto con le famiglie è ottimo anche perché lo abbiamo sempre mantenuto vivo, il filo diretto non è mai venuto meno anche se al primo posto c’è quello di proteggere le fragilità dei nostri ospiti». Una situazione tranquilla si respira anche alla “Nuova Villa Maria Luisa” di via Pressio Colonnese 74, non lontano dall’Ospedale Santa Maria. «Anche noi siamo covid free. In realtà abbiamo avuto la fortuna di non avere nessun caso di contagio, né tra gli ospiti, né tra gli operatori – spiega Roberto Tedeschi, l’amministratore della struttura – debbo dire che anche noi ci stiamo attenendo ai protocolli di sicurezza, tutti i nostri attuali 25 ospiti hanno fatto il vaccino mentre i dipendenti fanno il tampone una volta alla settimana.

In struttura abbiano un tablet comune per consentire video chiamate, mentre chi si può alzare incontra i famigliari attraverso una vetrata di plexiglass. L’importante, a mio avviso, è non abbassare la guardia e lavorare sempre come se nessuno fosse stato vaccinato». A Borgo Rivo, in via del Daino, c’è “Villa verde” un’altra storica casa di riposo che conta attualmente 14 ospiti. (Tra loro anche un giovanotto di 99 anni). «Siamo nati 25 anni fa e continuiamo a fare le cose con tanto impegno e professionalità – dice Erica Stella, la coordinatrice amministrativa - anche noi non abbiamo avuto nessun caso covid e in questo momento stiamo ultimando le vaccinazioni dei nostri operatori. Io credo che oltre alla rigorosità e al rispetto dei protocolli ci vuole anche un pizzico di fortuna. Noi abbiamo chiuso a febbraio lasciando il contatto telefonico e quello attraverso le vetrate. Di sicuro ce la stiamo mettendo tutta». Dulcis in fundo, la visita a “Villa Aurora”, un bigiù in pieno centro, in via Antiochia, (26 ospiti) di fronte alla Questura. «Noi abbiamo di fatto chiuso al pubblico, come si lavorasse a porte chiuse – dice Roberta Mazzitelli, l’educatrice professionale della struttura – il covid non è entrato nella nostra struttura e le famiglie sono molto soddisfatte e collaborano con noi. Il rapporto famiglie–ospiti non è venuto mai meno, si può telefonare e vedere i famigliari attraverso le vetrate. Personalmente sono orgogliosa di quello che stiamo facendo nella nostra struttura. Al primo posto ci sono i nostri ospiti, per noi come dei familiari». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA