Andreazzoli, il tecnico che vive e mangia negli spogliatoi dello stadio

Andreazzoli, il tecnico che vive e mangia negli spogliatoi dello stadio
di Paolo Grassi
3 Minuti di Lettura
Martedì 13 Dicembre 2022, 23:51

Arriva al mattino, praticamente all'ora della colazione. Se ne va quando il sole è già tramontato, a ridosso della sera. Aurelio Andreazzoli non si porta il lavoro a casa. Piuttosto, lui fa del lavoro la sua casa. E così, il nuovo allenatore della Ternana, da quando è arrivato a Terni ed ha preso in mano la prima squadra, ha eletto come suo ufficio personale lo stadio Liberati. Per lui e anche per i membri del suo staff. La giornata tipo è data dalla direzione degli allenamenti, al mattino, al pomeriggio oppure in doppia seduta, a seconda di quali sono le esigenze tecniche di lavoro dei rossoverdi. Il resto della giornata è fatto di lavoro di organizzazione, di partite da visionare e da studiare, di dati da analizzare e di programmi di lavoro da preparare e da mettere a punto. Il tutto, Andreazzoli, lo fa proprio dentro lo stadio. E lo fa insieme ai suoi collaboratori. Tra l'altro, il tecnico di Massa, dentro agli spogliatoi del Liberati, ci mangia pure. All'ora del pranzo, infatti, si ferma lì e consuma il pasto. Già dal suo primo giorno di lavoro a Terni, all'indomani della partita di Venezia che lo ha visto esordire sulla panchina il giorno dopo del suo ufficiale ingaggio, pare si sia subito informato con addetti, magazzinieri e inservienti per capire se vi fosse, negli spogliatoi dello stadio Liberati, un angolo, o anche una stanza, che facesse al caso suo e dove potersi fermare per le sue pause pranzo. Esce da lì dentro solo nel tardo pomeriggio, quasi all'ora di cena. La luce nello spogliatoio è l'ultima a spegnersi, visto che Andreazzoli e il suo staff si fermano ben oltre gli orari in cui si fermano gli altri dipendenti e collaboratori della Ternana calcio che svolgono il loro lavoro allo stadio. In questi giorni, poi, per Andreazzoli, c'è la settimana tipo di allenamento, da una partita all'altra. La prima, per lui. Quella della quale non aveva potuto usufruire per le tre partite ravvicinate da lui dirette. E così, anche Ternana-Como, gara di domenica alle ore 14, nasce e si sviluppa dentro al Liberati, negli uffici interni agli spogliatoi, grazie al lavoro di un allenatore e di collaboratori assidui a preparare tutto il da farsi all'interno dello stadio ternano. Ieri, invece, i suoi calciatori erano a casa. Fermi per una giornata di sosta concessa da lui stesso alla squadra. Il giorno di riposo, stavolta, non è arrivato all'indomani della partita, quando la squadra ha invece lavorato. Si torna in campo oggi pomeriggio. L'allenamento odierno, sul terreno in erba sintetica dell'antistadio Taddei, comincia alle ore 15. Aperto al pubblico. Ma c'è da scommettere che mister Andreazzoli è lì dentro già dal mattino. Un caffè e un cornetto al Liberati, il pranzo sempre lì dentro, poi si comincia a preparare il campo e si dirige la seduta insieme alla squadra. Il nuovo mister delle Fere lavora così. E con questo metodo, è pronto a tuffarsi nell'atmosfera della prossima partita. In questi giorni valuterà i suoi e farà le sue scelte. Dopo il pareggio di Bolzano, si cerca di ripartire dalla vittoria interna sul Cagliari. L'avversario di turno è il Como, che a Terni non avrà l'infortunato Cesc Fabregas e lo squalificato Luca Vignali. Ma di questi tempi, è squadra in salute e va presa con le dovute attenzioni. Nella quattro mura degli spogliatoi dello stadio, mister Andreazzoli lo sa e ci pensa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA