Andreazzoli, tecnico della Ternana e donatore di sangue, sprona Terni: "Siamo tanti, facciamo quadrato e andiamo, ce ne è tanto bisogno"

Andreazzoli, tecnico della Ternana e donatore di sangue, sprona Terni: "Siamo tanti, facciamo quadrato e andiamo, ce ne è tanto bisogno"
di Paolo Grassi
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Lunedì 13 Febbraio 2023, 00:02

La Ternana e la donazione di sangue. Giovedì 9 febbraio hanno cominciato il vicepresidente Paolo Tagliavento, il direttore sportivo Luca Leone e l'allenatore Aurelio Andreazzoli. Da lunedì 13, anche i calciatori possono andare. Ma in questa occasione, Andreazzoli lancia un appello ai cittadini ternani, affinché il numero dei donatori, in sensibile ribasso, torni a salire. Lo fa proprio commentando l'iniziativa della società e della squadra per sostenere le donazioni. Parla con cognizione di causa, il mister. Con l'esperienza di un uomo che da quando era giovane dona il suo sangue. Il tecnico prende spunto anche dalle notizie legate alla carenza di sacche di sangue all'ospedale di Terni, lamentata anche dal responsabile del reparto Immunoematologia e trasfusionale del Santa Maria, Augusto Scaccetti. Situazione che costringe anche ad andare a reperire queste sacche in Emilia Romagna, o nel Trentino Alto Adige, pagandole anche fino a 300 euro l'una. «Leggo anche sui giornali - dice Andreazzoli - di questa carenza di sangue a Terni. Io, personalmente, ho un orgoglio che mi porto nel tempo. Sin da giovanotto ho fatto il donatore di sangue, fino a ricevere anche la "Goccia d'argento". E sinceramente, mi sembra davvero strano che una città come Terni debba andare a usufruire di sacche prese al nord, acquistate anche a prezzi esagerati. Con la società, siamo andati anche per cercare di sensibilizzare. Io credo che sia un'occasione sociale importante provvedere a un bene che possa essere a disposizione di tutti. Si tratta di mettere sangue a disposizione della nostra famiglia, di amici, ma anche di chi non si conosce. Questo dà ancora più soddisfazione, a chi dona. Ma se le casse sono vuote, diventa un problema. Se domani abbiamo bisogno di sangue, poi pretendiamo che l'ospedale ce lo fornisca. Ma se non ce lo mettiamo, il sangue, è come se pretendessimo di andare in banca a prelevare dove non mettiamo soldi. Un'altra cosa importante, della donazione, è ritrovarsi uno screening continuo sulla propria salute, che è importante. Ma è ancora più importante è fare qualcosa per il sociale. Impossibile pensare che non possa mai succedere qualcosa a uno qualsiasi di noi, per poi magari pretendere che ci sia ciò che non abbiamo messo». Poi l'invito alla città a fare sistema, proprio sulla donazione di sangue: «Diamoci da fare - dice il mister - che siamo in tanti. Una città come Terni, questa cosa, deve averla come un fiore al suo occhiello. Perché, poi, alla fine, la cosa ci ritorna indietro».

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