Nasce la “Transameria”, un racconto
lungo un itinerario di cento chilometri

Nasce la “Transameria”, un racconto lungo un itinerario di cento chilometri
di Francesca Tomassini
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Sabato 23 Gennaio 2021, 09:04

AMELIA Nasce Transameria, un itinerario Slow Food Travel che propone un nuovo modello di viaggio, fatto di incontri e scambi per narrare un territorio e le sue tradizioni. 100 km di percorso che si snoda fra Amelia e Todi lungo il quale agricoltori, casari, pastori, norcini, fornai, viticoltori saranno le voci di un racconto che parla di passione per la terra, attenzione alla biodiversità, ricerca di qualità. Una sorta di guide "turistiche" molto speciali che, attraverso il proprio vissuto e l'offerta di prodotti “buoni, puliti e giusti” daranno la possibilità ai viaggiatori di entrare realmente in contatto con il territorio che stanno attraversando e il suo patrimonio culturale e sociale. «L'idea -racconta Federico Varazi groupleader di Slow Food in azione- è nata in seguito ad un corso di formazione che ho fatto a Todi. Lì ho conosciuto Walter Nilo Ciucci ciclobiker e presidente di Uncover Umbria con cui ci siamo messi a ragionare. Abbiamo ribaltato quello che si fa solitamente. Ovvero, anzichè fare rete sulla base di un progetto, abbiamo prima di tutto creato la rete e poi sviluppato il resto. Perchè la promozione del territorio nasce dalla rete, dalle persone». Ne è nata Transameria, patrocinata per ora dai comuni di Amelia e Todi, un itinerario a forma di otto, percorribile in bicicletta, che per buona parte si innesta sul percorso esistente della via Amerina. «E' importante sottolineare- precisa Varazi- che uno dei punti di forza di Transameria, è il fatto che non va a sottrarre possibilità o a creare doppioni rispetto ad altri cammini già esistenti ma si integra con loro.

Il valore aggiunto che vogliamo apportare infatti è la creazione di un processo di osmosi esperienziale. Il viaggiatore porta le proprie esperienze di vita e ne acquisisce altre. L'obiettivo è stimolare, sviluppare una cultura del viaggio intesa nel senso più ampio, che non riguarda soltanto il periodo di permanenza, ma comincia già durante la progettazione, l'attesa del viaggio». Per farlo, sono state selezionate undici aziende disseminate in tutta l'area amerino-tuderte in grado di offrire una panoramica completa dei prodotti del territorio. Dall'olio al tartufo, passando per lo zafferano, il formaggio e il vino, tutto nel rispetto della rigorosa filosofia Slow Food. «Ovviamente- prosegue Varazi- i percorsi passano dai presidi Slow Food, nel caso dell'amerino parliamo della fava cottora. Transameria sarà il primo travel ad uscire sito della Fondazione Slow Food Italia e il terzo ad uscire in Italia -chiude Varazi- in questa prima fase è stato sostenuto da progetto "Slow Food in azione: le comunità protagoniste del cambiamento" - Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Entro fine mese è prevista la pubblicazione ufficiale, la presentazione a Geco (la fiera virtuale della sostenibilità in Italia ndr), la promozione sui social e una serie di approfondimenti attraverso la piattaforma di Terra Madre Salone del Gusto con webinar dedicati».

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