Amelia, lo storico bar della famiglia Leonardi torna in piazza XXI settembre.

Amelia, lo storico bar della famiglia Leonardi torna in piazza XXI settembre.
di Francesca Tomassini
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Domenica 3 Aprile 2022, 09:46

AMELIA "Cif" torna in piazza. IL bar Leonardi, locale che ha fatto la storia di Amelia oggi riapre i battenti. A riprenderne le redini, proprio la famiglia Leonardi che dopo una lunga pausa in cui aveva dato in gestione gli storici locali di piazza XXI settembre, ha deciso di rientrare personalmente per riallacciare i fili di una storia lunga oltre sessant'anni. Una notizia inaspettata ma a lungo sperata e attesa dagli amerini che in quel bar ci sono letteralmente cresciuti. Dalle cingomme a 100 lire da ragazzini, alle partite a carte da pensionati, passando per gli aperitivi con gli amici e i gelati consumati al tavolo con la famiglia. Oggi, a rialzare la saracinesca sono Maria Serena Cifoletti, figlia di "Cif", al secolo Gianni Cifoletti, e il marito Samuele Pagliaricci. «E' un grande passo- raccontano- fatto con entusiamo e ovviamente qualche pensiero. Abbiamo voluto raccogliere la sfida e l'opportunità della prospettiva di un ritorno alla vita, alla normalità, alle buone abitudini e ci piace pensare che il bar Leonardi lo sia stata e continuerà ad esserlo». Un punto di riferimento cittadino talmente sedimentato nell'immaginario collettivo che anche durante il passaggio di consegne prima, e la chiusura poi, ha mantenuto la sua identità. "Ci vediamo davanti a Cif" è un appuntamento che ogni amerino ha preso almeno una volta nella vita. «Abbiamo fatto tanti lavori -continua Samuele- ma abbiamo mantenuto gli elementi caratteristici del locale, quelli legati alla sua storicità. I pavimenti in graniglia, le volte a botte, gli archi che separano gli ambienti. Anche a livello di immagine abbiamo voluto mettere l'accento sulle tradizioni che contraddistinguono Amelia.

Una su tutte, i Fichi Girotti (specialità amerina nata nell'Ottocento e dal 2004 prodotta dalla stessa famiglia Leonardi cha ha rilevato la fabbrica ndr) che hanno un posto d'onore all'ingresso, mentre un'intera parete, top secret fino a dopo l'inaugurazione, è dedicata alla storia della città». Non solo. Accanto alle modifiche strutturali, ci sono quelle legate alla produzione. In particolare la pasticceria che, grazie a Samuele, mastro pasticciere formato alla corte di Iginio Massari, sarà completamente artigianale. «Sono entrato nel bar nel 2005 facendo il gelato (prima lavorava come impiegato ndr), la mia passione -racconta- da lì ho proseguito con tutto il resto al bar Leonardi 2.0 (succursale aperta anni fa in via primo maggio ndr). Accademie, corsi, master internazionali». E' il 1 gennaio 1960 quando Ovidio Leonardi firma il passaggio di proprietà dei locali. E' lui stesso a mettersi dietro il bancone, insieme alla famiglia, ma purtroppo nel 1971, a soli 51 anni, muore lasciando orfana l'attività. A subentrare è Gianni, il genero, che diventa tutt'uno con il bar. «Papà- racconta la figlia Serena- faceva il norcino, i suoi avevano un negozio di alimentari in via Leone che all'epoca era una delle strade più vive di Amelia. Un mestiere molto diverso dal questo ma si è adattato subito, praticamente ha vissuto qui dentro -allarga le braccia al centro della stanza- fino alla pensione, nel 2016». Il bar passa di mano. Ma lo scoppio della pandemia e il successivo lockdown non perdonano. I "nuovi" gestori lasciano a loro volta e la saracinesca resta abbassata. Fino ad oggi.

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