Amelia, ragazza fa outing sui social:
«Ho fatto il tampone, vi farò sapere»

Amelia, ragazza fa outing sui social: «Ho fatto il tampone, vi farò sapere»
di Francesca Tomassini
3 Minuti di Lettura
Giovedì 12 Marzo 2020, 10:36 - Ultimo aggiornamento: 10:46

AMELIA - «Una delle persone di cui si parla tanto purtroppo sono io». Dopo un pomeriggio al vetriolo su uno dei più frequentati gruppi social amerini scatenato da un post che faceva illazioni sulla presenza di una serie di casi positivi al coronavirus in città, una giovane amerina ha deciso di uscire allo scoperto e dichiarare pubblicamente il suo stato di salute. «Ho dei sintomi sospetti - ha scritto la ragazza - e sono in isolamento da lunedi 9 marzo. Ieri i sanitari sono venuti a casa mia e mi hanno sottoposto al tampone per il coronavirus e fra stasera e domani mattina riceverò i risultati. Avevo già pensato di scrivere perché ammalarsi non è certo una colpa, ma avrei voluto farlo soltanto una volta certa dell'esito dei controlli. Purtroppo però sono stata letteralmente tempestata di telefonate, decine di messaggi e domande che mi hanno indotto a parlare prima». L'ha detto così, semplicemente, con la calma e la tranquillità di chi non se lo è certo andato a cercare. Di chi ha cercato di seguire le indicazioni per proteggere se stesso e i propri figli ma nonostante tutto rischia di essere stato contagiato. Forse da qualcuno che ha incontrato per strada, forse perché chi lavora al pubblico otto ore al giorno come lei è davvero troppo esposto al rischio di contrarre il virus. Immediate le reazioni di decine degli iscritti. Da un semplice in bocca al lupo a messaggi di apprezzamento per il senso civico e l'altruismo dimostrato anche in un frangente così delicato. Qualcuno punta il dito contro chi con insinuazioni e illazioni ha di fatto pressato le persone direttamente coinvolte che si sarebbero sentite quasi in dovere di fare outing. Dopo pochi minuti dall'uscita del post gli amministratori hanno deciso di rimuoverlo perchè lesivo della privacy e allarmistico ma ormai il dado è tratto. Se fino ad oggi in città si era vissuto in un clima relativamente sereno, sentendosi in un certo qual modo rassicurati dall'assenza di un pericolo tangibile dentro le mura, da adesso lo stato d'animo con cui si uscirà di casa anche per le più strette necessità rischia di essere ben diverso. «Bisognerà riavvolgere il nastro di quattordici giorni (tempo di incubazione del virus stimato dalle autorità sanitarie ndr) - commenta un ragazzo- anche per chi non si è spostato da Amelia». La città aspetta con lei «a dita incrociate -come scrive ancora la ragazza - sperando che tutto vada per il meglio per tutti».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA