Amelia, ospedale senz'acqua
da tre giorni: dializzati costretti
ad andare a Terni per le cure

Amelia, ospedale senz'acqua da tre giorni: dializzati costretti ad andare a Terni per le cure
di Francesca Tomassini
3 Minuti di Lettura
Sabato 29 Maggio 2021, 07:55

AMELIA Senz’acqua per tre giorni, ospedale nel caos. Oltre venti pazienti in dialisi costretti ad andare a Terni dopo cena. Un guasto all’impianto, di quelli che non si riparano nel giro di qualche ora, sta rendendo un inferno l’organizzazione dei servizi agli esterni e la gestione dei pazienti ricoverati al Santa Maria dei Laici. E se in qualche modo le funzioni più essenziali relative all’igiene personale dei degenti riescono ad essere garantite, per tutte le altre prestazioni si stanno facendo i salti mortali. 
A cominciare dalla dialisi. Impossibile farla sen
z’acqua, elemento fondamentale dell’intero ciclo, impossibile lasciare i pazienti senza servizio. Soprattutto dopo che la seduta prevista per giovedì mattina ha dovuto essere interrotta. Nonostante la mancanza di acqua infatti, si era provato comunque ad allestire la sala, con la speranza che le cisterne di emergenza avrebbero permesso di completare i cicli giornalieri previsti. Invece, niente da fare. Dopo circa una mezz’ora è andato tutto il tilt, allarmi a sirene spiegate, servizio sospeso e tutti a casa. Un problema enorme per i paziente che loro malgrado dipendono da questi macchinari, per i quali è stato necessario trovare una soluzione in tempi rapidissimi. Soprattutto per quelli che avevano fatto l’ultima seduta il martedì. Nell’emergenza, l’unica possibilità, per ora, è stata chiedere ospitalità al Santa Maria di Terni. Più semplice a dirsi che a farsi però, perchè anche l’ospedale del capoluogo ha la sua lista di pazienti che ovviamente non possono rimandare o saltare la propria terapia.

Alla luce della fatti, la sola quadra che è stato possibile trovare è stato inserire i circa venti pazienti di Amelia al termine delle sedute ordinarie giornaliere in programma a Terni. Perciò ieri sera, fra le 19 e le 24, le persone che tre volte alla settimana si sottopongono alle sedute di dialisi al Santa Maria dei Laici, hanno dovuto essere trasportate fino a Terni. Un servizio organizzato in corsa dalla Croce Rossa che ha messo in campo uomini e mezzi. Lo spostamento serale, la maggiore distanza, l’ansia per la propria salute a causa dell’allungarsi dei tempi fra una seduta e l’altra, hanno creato una situazione di grave disagio a tutti i livelli, soprattutto fra i pazienti più anziani e fragili. Il problema agli impianti idrici riaccende le polemiche su una struttura ospedaliera considerata ormai datata in termini di infrastrutture e riporta al centro della scena il tema del nuovo ospedale comprensoriale Narni-Amelia visto, oggi più che mai, come l’unica possibilità per il territorio e un bacino di utenza di circa 60.000 persone di avere un ospedale efficiente e al passo con i tempi. Al momento non si conoscono le cause del guasto e le tempistiche con cui verrà riparato. Quello che è certo invece è che, ad oggi, per tutti i pazienti normalmente in dialisi ad Amelia, per lunedì 31 maggio è previsto lo stesso copione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA