Amelia, gasolio e alcol contro il centro vaccinale: è incubo "novax"

Amelia, gasolio e alcol contro il centro vaccinale: è incubo "novax"
di Nicoletta Gigli
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Martedì 8 Marzo 2022, 08:14 - Ultimo aggiornamento: 08:28

Hanno mescolato nafta e alcol per poi spargere quel liquido infiammabile all'interno del centro vaccinale di Amelia. Hanno pure scassinato le due macchinette che distribuiscono le bevande portando via il denaro e rubato un telefonino dell'azienda usl. Sulla vicenda ora indagano i carabinieri di Amelia. Al lavoro per capire se quello messo a segno nella notte tra domenica e ieri sia un atto dimostrativo contro la sede che somministra i vaccini, un messaggio intimidatorio del popolo dei novax o l'esito di un raid di ladruncoli che però, oltre a rubare, si sono divertiti a mettere seriamente a rischio la struttura, che avrebbe potuto saltare in aria. Quanto all'ipotesi dell'atto intimidatorio c'è un precedente che è impossibile sottovalutare.

C'è quella lettera scritta in un italiano impeccabile, spedita nei mesi scorsi a vari hub vaccinali italiani e lasciata da qualcuno anche sotto la porta del centro di Amelia.

Un attacco diretto al personale sanitario impegnato nella strenua lotta alla pandemia. Accusato di contravvenire al giuramento di Ippocrate. Ieri mattina presto l'amara sorpresa l'ha trovata la dottoressa che ha aperto il centro vaccinale di Amelia, che ha subito avvertito un forte odore di nafta e alcol e si è resa conto che il tendone era stato aperto e la porta forzata. Sul posto i carabinieri, che stanno cercando di ricostruire i contorni del grave episodio. La certezza è che chi ha forzato la porta d'ingresso, una volta all'interno ha mescolato la nafta che era in una tanica e che viene usata per scaldare il gelido tendone esterno, con due bottiglie d'alcool. Poi con quella miscela ha cosparso il pavimento e alcune sedie, con tutti i rischi che è facile immaginare. Contestualmente il furto del denaro che era nelle macchinette scassinate, già assaltate nei giorni scorsi, e del cellulare aziendale.

Al direttore del distretto sanitario di Narni-Amelia dell'Usl Umbria 2 non è rimasto altro da fare che andare in caserma e presentare una denuncia ai carabinieri. La stessa procedura che era stata seguita dopo l'arrivo di quella lettera minatoria contro il personale sanitario che ogni giorno, sfidando il gelo d'inverno e il caldo torrido estivo, somministra i vaccini. Sono molto preoccupata dice Maria Grazia Proietti, che si è precipitata ad Amelia, dove ha lavorato per lunghi mesi, e ora è in servizio a Narni. Qui ho passato l'anno più duro della mia vita e mi sono affezionata perché gli amerini sono persone perbene. La situazione è preoccupante: prima la lettera minatoria, poi le macchinette scassinate, ora il liquido infiammabile. Sul posto, appresa la notizia, anche la sindaca Laura Pernazza. Conclusi i rilievi degli investigatori dell'arma è scattato l'intervento del personale della Cosp, che ha faticato per fare andar via il forte odore che aveva invaso i locali. Nonostante tutto gli operatori presenti hanno comunque garantito i vaccini previsti per la giornata di ieri. Attrezzandosi per lavorare sotto il tendone.

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