Amelia, festa grande per nonna Tersilia che spegne 100 candeline
"Il segreto della longevità? Vivere in campagna"

Amelia, festa grande per nonna Tersilia che spegne 100 candeline "Il segreto della longevità? Vivere in campagna"
di Nicoletta Gigli
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Lunedì 2 Gennaio 2023, 08:35

AMELIA - «Ho passato la vita a lavorare in campagna e penso che questo sia il segreto che mi ha consentito di arrivare a questo importante traguardo. Alla gente dico sempre che se vuole vivere cent’anni in tranquillità e serenità deve venire ad abitare in Umbria, tra Todi e Amelia. Se mi daranno retta potranno avere una discendenza centenaria. Certo, ho vissuto due guerre, la povertà, le difficoltà, perdite importanti ma ora voglio solo festeggiare».

Tersilia Bicchi, contornata da parenti e amici, si appresta a festeggiare il traguardo del secolo di vita.

Oggi avrà la visita della sindaca di Amelia, Laura Pernazza, e spegnerà le candeline in attesa della grande festa organizzata per il 6 gennaio.

Una famiglia che ha un passato caratterizzato dalla longevità visto che anche la mamma di Tersilia, Gilda Gelsomina Manni, nel 1987 festeggiò i suoi cento anni.

Una famiglia caratterizzata da una serie di coincidenze parentali originali, con Tersilia e i suoi fratelli Primo e Tersilio che, una vita fa, sposarono rispettivamente un fratello e due sorelle della famiglia Gazzani.

Tersilia, nata ad Acquasparta, ha vissuto la sua vita tra un casolare in campagna nascosto nella pineta di Montenero di Todi spostandosi dopo il matrimonio con Guido Gazzani, in un altro casolare, a “Le Capanne” ad Amelia. Oggi vive a  Montenero di Amelia con Luciana, la figlia più piccola.

«Abbiamo vissuto per tanti anni, tutti insieme, in un unico casale con i nostri figli. Vivevamo in 16 persone in un'unica casa - dice Tersilia - lavorando nelle campagne. Radunavamo le “gregne” del grano e le balle del fieno. Nonostante le difficoltà la nostra è stata una vita felice».

Tersilia ha superato la guerra, la povertà, la fatica del lavoro nei campi con la sola forza delle braccia. Ha pianto la morte di una sorella dodicenne, ha dovuto affrontare il dolore della perdita del suo primo figlio Enzo, morto a sette anni tra le sue braccia. E l’addio all’amato marito e al genero.

«Nonostante tutto mi sento fortunata perché ho Rosanna e Luciana, due brave figlie che non mi fanno mancare nulla».

A coccolare Tersilia quattro nipoti Patrizia, Pamela, Michele e Daniele e quattro pro nipoti Silvia, Giulia, Noemi e la più piccola Nicole, che le ha scritto una simpatica filastrocca.

«Nostra madre è una donna con un carattere forte - dice Rosanna - e anche ora che ha 100 anni sa cosa vuole. Sempre vigile, attenta e generosa nell’aiutare il prossimo, presente ad ogni evento mantiene viva la voglia di festeggiare e sorridere alla vita».

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