Amelia elezioni, dalla parte dei vinti. Il neo eletto consigliere Nicolò Pitaro:«Dobbiamo ritrovare unità, nuovi linguaggi e nuovi metodi per ricucire il rapporto con il territorio».

Amelia elezioni, dalla parte dei vinti. Il neo eletto consigliere Nicolò Pitaro:«Dobbiamo ritrovare unità, nuovi linguaggi e nuovi metodi per ricucire il rapporto con il territorio».
di Francesca Tomassini
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Giovedì 21 Ottobre 2021, 13:36

AMELIA A pochi giorni dalle amministrative che hanno incoronato  sindaca per la seconda volta Laura Pernazza, Nicolò Pitaro, Vice Segretario Partito Democratico di Amelia e neo consigliere comunale Amelia Domani, la lista che ha perso la sfida elettorale, analizza il voto e le ragioni che potrebbero aver portato alla disfatta della sua compagine anche alla luce dei risultati a livello nazionale. «Una prima analisi del voto in queste elezioni amministrative -spiega- ci dice che il Partito Democratico riesce a competere e a vincere laddove è in grado di preservare la propria unità, guardare oltre i propri steccati per costruire alleanze e coalizioni plurali, ottenendo spesso un ruolo di leadership. Credo che il Pd non sarà mai un partito marginale perché questo vorrebbe dire perdere la propria vocazione, ma oggi serve radicalità nell'azione e bisogna mettersi davvero in gioco. Ci vuole un PD in sintonia con la società, che sappia guidare il dibattito e la nuova agenda politica; non una lobby di interessi. I ruoli di partito non sono trampolini di lancio per ambizioni personali e i congressi non sono scontri fra correnti. In Umbria c'è molto lavoro da fare dopo lo spartiacque negativo delle ultime elezioni regionali che ha spostato a destra l'asse della politica regionale». 

Passaggio obbligato, nell'ambito dell'analisi della situazione amerina, le dinamiche che durante la campagna elettorale hanno avvelenato il clima all'interno della coalizione politica e soprattutto dentro al Pd che dopo aver inizialmente votato la candidatura di Piero Bernardini, ex segretario del partito, aveva chiesto a tutti i candidati sul tavolo di fare un passo indietro arrivando alla fine a sostenere apertamente la candidatura di Pompeo Petrarca. 

«La mia esperienza nel Partito Democratico di Amelia in questi anni- conitnua Pitaro-  mi ha permesso di acquisire un maggior grado di consapevolezza sulle cose da fare.

Non si costruiscono progetti politici rimanendo chiusi nel proprio recinto, nell'autoreferenzialità degli organismi e ponendo al centro i destini personali. Non si costruiscono percorsi attraverso maggioranze interne lontane dal comune sentire. O la politica, anche locale, capisce questo, oppure i partiti sono destinati a perdere la propria funzione storica nell'esercizio della rappresentanza. La pervicace volontà di Piero Bernardini nell'andare avanti con la propria candidatura, le sue recenti dimissioni dalla segreteria del Partito Democratico di Amelia, nonché la sua uscita dallo stesso, testimoniano il fallimento di questa vecchia logica e della gestione politica degli ultimi mesi». 

Un passaggio sul progetto, quello di Amelia Domani, a cui ha preso parte come candidato e che l'ha portato ad assumere la prima carica amministrativa della sua carriera politica. 

«Ad Amelia il risultato delle elezioni amministrative non è stato positivo ma il progetto di Amelia Domani -chiude-  a cui ho deciso di prender parte, rappresenta l'embrione di una novità politica destinata a svilupparsi concretamente, a partire dall'impegno in Consiglio Comunale che mi accingo a svolgere insieme al gruppo consigliare. 
Dalla mia comunità politica, ad Amelia, mi aspetto radicalità e coraggio a partire da oggi. Servono nuove energie, nuovi apporti, nuove competenze, nuovi linguaggi, nuovi metodi per ricucire con pazienza, con ago e filo, il rapporto con il territorio. Serve tornare a fare formazione politica dal basso sui territori per formare nuova classe dirigente e stare in mezzo ai problemi che le persone vivono quotidianamente. Un impulso che può arrivare principalmente dalla mia e dalle più giovani generazioni. Archiviata questa pagina ad Amelia, è giunto il tempo di scriverne un'altra».

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