Amelia, cinema. A caccia di emozioni nella natura selvaggia

Amelia, cinema. A caccia di emozioni nella natura selvaggia
di Francesca Tomassini
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Giovedì 13 Ottobre 2022, 12:18

Una rassegna incentrata sulla natura incontaminata, luoghi che resistono alla devastazione umana. Questa la proposta settimanale di Oltre il visibile che porta sullo schermo della Sala Boccarini film che invitano a riflettere sulla  società e gli stili di vita attuali. 
L'iniziativa è pensata in occasione della presentazione della nuova Carta Escursionistica dei Monti Amerini nell’ambito del Progetto Sentieri Amerini, sostenuto e coordinato da Comune di Amelia, CAI Club Alpino Italiano, con il contributo imprescindibile di diversi volontari.

PROGRAMMA

AMELIA (TR)
Sala comunale F. BOCCARINI
(P.zza Augusto Vera, 10)


Venerdì 14 ottobre - ore 20.45
Presentazione Carta dei Monti Amerini

a cura di Andrea Bollati, geologo, accompagnatore di escursionismo CAI

A seguire:

180° South
Regia di Chris Malloy, documentario - USA, 2010, 85’ – v.o.sott.it.
Film non distribuito in Italia – Sottotitoli a cura di Oltre il Visibile

1968. Yvon Chouinard e Doug Tompkins partono per un viaggio alla ricerca di montagne inesplorate e onde mai cavalcate lungo le 5000 miglia di costa dalla California alla Patagonia.
Trent'anni dopo, nel 1999, l'avventuriero americano Jeff Johnson guardando le immagini dei filmati realizzati da Chouinard e Tompkins decide di seguirne le orme ma riuscirà a partire solo nel 2007, dopo aver mollato tutto.

Inizia così per lui una lunga avventura di sei mesi attraverso il Nord e Sud America che gli farà vivere profonde emozioni e lo porterà a incontrare i suoi due 'eroi'.

Sabato 15 ottobre - ore 21.00
Jungle
Regia di Greg McLean, Australia, Colombia, 2017, 115’ - v.o.sott.it.

Yossi Ghinsberg è un avventuriero di origini israeliane che nel 1981 si ritrovò disperso nella pericolosissima giungla boliviana, dopo essersi separato dalla spedizione a cui stava partecipando. Sprovvisto di viveri e di un’attrezzatura adeguata, riuscì a sopravvivere ben tre settimane per poi venire salvato in extremis da una squadra di soccorso che lo dava ormai per spacciato.

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