Il Nucleo Mobile della Compagnia di Perugia ha individuato un terreno all’interno del quale erano presenti numerosi autoveicoli, in stato di abbandono, con tanto di batterie esauste, pneumatici logori, parti meccaniche smontate e altri rifiuti speciali, posti a diretto contatto con il suolo e senza copertura, pericolosissimi per l’ambiente a causa del rilascio, nel tempo, di sostanze inquinanti.
Una volta individuato il proprietario della società a cui è intestato l’appezzamento, i militari, in collaborazione con l’Arpa, hanno approfondito l’esame del luogo e hanno potuto constatare lo stato degrado in cui versava l’area. La discarica rischiava di inquinare le falde acquifere sottostanti e l’alveo del Tevere, vicinissimo al terreno dove era nata la discarica.
Tutta l’area è stata sequestrata e il titolare è denunciato per avere realizzato. L’uomo rischia fino a 3 anni di arresto e 52 mila euro di ammenda, ai sensi del cosiddetto “Codice dell’Ambiente”.