Amatrice, 24 agosto 2016, ore 3:36. Orvieto, una candela accesa in ogni casa per Barbara e Matteo

Amatrice, 24 agosto 2016, ore 3:36. Orvieto, una candela accesa in ogni casa per Barbara e Matteo
di Monica Riccio
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Lunedì 23 Agosto 2021, 19:27

Una candela accesa in ogni casa a Orvieto, per Barbara e Matteo. E' quanto chiedono gli amici più stretti dei due giovani, stanotte, 24 agosto 2021, alle 3:36. Cinque anni fa Barbara Marinelli, insegnante di 42 anni, e Matteo Gianlorenzi, commerciante di 44, marito e moglie, rimasero uccisi nel crollo dell'Hotel Roma, durante la scossa di magnitudo 6.0 che distrusse la città di Amatrice e molti paesi e città dell'Alto Lazio e dell'Umbria.

E con i paesi distrusse, anche le vite dei due giovani orvietani. La città di Orvieto non ha mai dimenticato lo strazio e il dolore che quella notte portò sulla rupe lasciando tutti ad attendere una notizia che purtroppo non è mai arrivata. Profondo fu il dolore allora e profondo è sempre il cordoglio, ad ogni 24 agosto che passa, inesorabilmente, senza di loro. E oggi, se possibile, il ricordo è ancora più difficile da piangere perché nell'ultimo anno se ne sono andati anche Franca e Enzo Marinelli, i genitori di Barbara. 

Ma la morte di Barbara e Matteo tuttavia ha dato la vita a un impegno e solidarietà concreto nel loro nome grazie all'attività portata avanti dall'Associazione "3.36 per Barbara&Matteo" che nel tempo, attraverso eventi e manifestazioni sempre in loro nome, ha potuto donare alla città, tra le altre iniziative, un piccolo ma significativo parco giochi nell'area verde di piazzale Frustalupi (via Roma), una cucina da campo per la Protezione Civile, un elettrocardiografo al reparto di Cardiologia del Santa Maria della Stella e un'aula multimediale alla scuola per l'Infanzia Regina Margherita.

Presto sarà loro dedicato il giardino della chiesa di San Giovenale, appena si potrà.

Sarà un segno ancora più concreto del ricordo che i due giovani hanno lasciato nei cuori di Orvieto.

A margine, ma non troppo, c'è la vicenda giudiziaria che vede al centro il crollo dell'Hotel Roma, vicenda che il prossimo 18 ottobre approderà in aula a Rieti, grazie al rinvio a giudizio dell'unico imputato rimasto in vita. Le famiglie Marinelli e Gianlorenzi, insieme a tutte le altre che ancora piangono i propri cari morti in quel crollo, attendono giustizia. 

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