Perugia, Alex morto a 17 anni per una leucemia: la Procura riapre le indagini

In fascicolo era stato archiviato. Il papà:"Sono 38 mesi che aspettavamo questo momento"

Perugia, Alex morto a 17 anni per una leucemia: la Procura riapre le indagini
di Enzo Beretta
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Mercoledì 10 Maggio 2023, 09:11

La Procura della Repubblica di Perugia ha riaperto le indagini sulla morte di Alex Mazzoni, lo studente deceduto l’11 marzo di tre anni fa. Il fascicolo era stato inizialmente archiviato dai pubblici ministeri ma la famiglia aveva chiesto ulteriori accertamenti e in queste ore è arrivata la notizia ufficiale che segna la svolta. «Le indagini sono state finalmente riaperte - commenta Stefano, il giovane papà camionista -. In prima battuta il caso relativo alla sua morte era stato chiuso troppo in fretta, ora sono davvero felice perché sono 38 lunghi mesi che aspettavo questo momento». Secondo Stefano il figlio «è morto per le emorragie diffuse dopo che gli diagnosticarono una leucemia non fulminante e gli fecero quattro chemio». «Speriamo - prosegue - che questa volta abbiano capito che per il mio Alex sono state commesse azioni sbagliate, che ci sono stati degli errori». Il tempo non lenisce il dolore. «Vado a trovare il mio ragazzo al cimitero di Colombella tre volte al giorno e gli ho promesso che non mi fermerò finché non avrò trovato giustizia per lui - aggiunge -. In questi mesi abbiamo portato all’attenzione dei magistrati consulenze di ematologi e medici legali. Adesso più che mai ne siamo convinti, non ci sono più dubbi, ci furono degli errori e ci auguriamo che con la riapertura delle indagini vengano a galla».

I consulenti di parte della famiglia sono giunti a conclusioni diverse rispetto a quelle dell’esperto incaricato dal pubblico ministero e per questa ragione è stata sollecitata la nomina di medici legali specializzati in ematologia e oncologia.

Secondo quanto si legge nelle carte giudiziarie della famiglia ci sono stati «errori medici in stretto nesso di causalità con la morte» del 17enne che «malgrado un paio di inquietanti episodi» avvenuti durante precedenti ingressi in ospedale «non è stato sottoposto ad esami endoscopici» che «avrebbero permesso di accertare senza ombra di dubbio da un lato l’emorragia in corso causata dalla mucosite e dall’altro di sospendere il trattamento chemioterapico». 

Il ricordo di Alex vive nella targa dell’aula dell’Ipsia Cavour Marconi Pascal di Piscille che i compagni di scuola e gli insegnanti hanno voluto dedicargli: «Un ragazzo dal carattere eccezionale, encomiabile nel comportamento e sempre capace di trasmettere valori positivi – questa è la descrizione che ne viene ancora fatta nei corridoi dell’istituto -. Un esempio e un modello per tutti». 

Il ricordo di Alex accompagna l’esistenza dei genitori, dei suoi due fratelli maggiori e dei nonni. «Vivrai sempre dentro il nostro cuore – conclude il padre -. Per me sono finite le gioie, le speranze, i colori, le risate. Sei nel nostro cuore, ogni sera lo sguardo va in cielo perché la nostra stella più bella vive lassù. C’è sempre un pensiero che ci portiamo a letto». 

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