Alessandro morto in albergo a 30 anni, la verità nel suo cellulare

Alessandro morto in albergo a 30 anni, la verità nel suo cellulare
di Egle Priolo
2 Minuti di Lettura
Sabato 1 Agosto 2020, 09:30

PERUGIA - Morto in albergo a 30 anni, forse non è più solo la famiglia a non credere all'ipotesi suicidio. Dopo l'autopsia che comunque non ha rilevato segni di violenza o costrizione, si attendono i risultati degli esami tossicologici e istologici che potranno spiegare cosa sia successo ad Alessandro. Giovane, bello, con un lavoro, tante amicizie, passioni e soprattutto nessun motivo - secondo i racconti di chi lo conosceva - per compiere un gesto così drammatico.

Ma non solo. Perché dopo la sollecitazione della famiglia, assistita dagli avvocati David Giuseppe Apolloni ed Eleonora Magnanini, gli inquirenti hanno deciso evidentemente di non dare per scontato che in quella camera di albergo – presa per passare la serata con una ragazza – Alessandro si sia suicidato impiccandosi con il collare del cagnolino che era con lui. Qualcosa è andato storto in quella serata e la famiglia vuole la verità, qualunque essa sia. Verità che ora potrebbe anche emergere dall'analisi del suo cellulare, ottenuta dagli avvocati: la polizia postale è al lavoro su quelle ultime chat proprio con la ragazza dell'appuntamento. Cosa è successo dopo che Alessandro ha incontrato il parente a cui ha confidato il programma speciale per la serata? Magari sarà il suo telefono a farlo scoprire, dopo che proprio quello smartphone ha messo in allarme la famiglia: l'autopsia ha indicato l'orario della morte alle primissime ore del 15 luglio ma alle 4.27 il suo cellulare ha visualizzato un messaggio su WhatsApp. Un giallo ancora troppo fitto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA