Al lavoro anche se sospesi, nei guai veterinari no vax

Al lavoro anche se sospesi, nei guai veterinari no vax
di Egle Priolo
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Sabato 4 Dicembre 2021, 07:00

PERUGIA - Coperto dal collega perché non vaccinato, sospeso dall'ordine e dunque impossibilitato a continuare a lavorare. Ma il castello di carte mancanti, ovvero la certificazione dell'avvenuta inoculazione delle dosi di vaccino anti Covid, è crollato con l'arrivo dei controlli dei carabinieri del Nas di Perugia, diretti dal tenente colonnello Giuseppe Schienalunga.

I carabinieri perugini, impegnati come i loro colleghi in una campagna di verifiche sul rispetto dell’obbligo vaccinale per le figure «esercenti le professioni sanitarie» e «operatori di interesse sanitario», il giochetto del professionista che copre il collega lo hanno scoperto svolgendo controlli all'interno di un ambulatorio veterinario di Corciano.
Complessivamente, il Nas di Perugia ha denunciato tre veterinari. Due che, pur essendo sospesi, esercitavano la libera professione ed uno che, in qualità di responsabile dell’ambulatorio non ha vigilato sul rispetto degli obblighi.
Ma non finisce qui. Perché oltre agli approfondimenti su medici, veterinari, farmacisti e tecnici sospesi dai rispettivi ordini attraverso ispezioni in centri medici, laboratori, ambulatori e studi privati, i militari perugini stanno battendo particolarmente sui falsi certificati medici di esenzione dal vaccino e sui medici che rilasciano tali esenzioni in assenza di idonea documentazione sanitaria.
Controlli anche sulle strutture per anziani, ove vige l’obbligo di vaccinazione per tutti gli operatori, e sul rispetto delle disposizioni anticontagio in bar, ristoranti e negozi nonché sul rispetto delle disposizioni sui green pass, con particolare riguardo al contrasto della loro possibile falsificazione, anche se al momento il fenomeno non sarebbe presente in Umbria. «Le attività – fanno sapere dal Nas - vengono svolte con particolare attenzione ai provvedimenti adottati dagli ordini professionali, con i quali viene mantenuto un costante interscambio, sia autonomamente e su input del Comando tutela salute di Roma e del ministero della Salute, sia in collaborazione con la strutture territoriale dell’Arma».
«Appare evidente la criticità, nel contesto generale della campagna vaccinale anti-Covid, rappresentata da operatori del settore sanitario e a diretto contatto con i pazienti / utenti, risultanti privi di copertura anticorpale – concludono i carabinieri -.

L’impegno della Specialità proseguirà con ulteriori servizi di controllo sull’osservanza delle varie tipologie di green pass ed il rispetto degli obblighi vaccinali, in relazione all’evoluzione della situazione epidemiologica nazionale e locale».

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