L’attenzione dell’assessorato è stata fin da subito rivolta ad interventi di prevenzione dei danni provocati dal mancato controllo e contenimento della specie cinghiale, con un confronto costante che ha visto anche nell’ultimo incontro di lunedì pomeriggio, trattare le problematiche per giungere alla definizione di ulteriori iniziative utili a rimuoverle.
Dall'incontro, infatti, dopo aver chiarito che per gli interventi di contenimento effettuati direttamente dai proprietari o conduttori non è necessaria la presenza di guardie venatorie, è stato deciso di intraprendere una serie di azioni di contenimento: incentivare il prelievo della specie cinghiale tramite trappolamento, sia con gabbie che con recinti di cattura, con l’impegno della Regione a rilasciare in tempi brevissimi le richieste di autorizzazione che perverranno dai singoli agricoltori; segnalare tempestivamente eventuali situazioni di pericolo per l’incolumità pubblica in modo da poter attivare immediatamente, anche con il coinvolgimento delle Amministrazione comunali interessate, le necessarie azioni di contenimento; rivedere la cartografia del territorio vocato alla presenza della specie cinghiale. L’assessore Morroni si è anche impegnato a redigere un nuovo Piano di Contenimento della specie cinghiale, sul quale la Regione sta già lavorando, in modo da superare i singoli piani provinciali attualmente in vigore ed approvare in termini rapidi il nuovo regolamento della caccia di selezione,
© RIPRODUZIONE RISERVATA