«Ad Amelia ingerenze sulla scelta delle candidature»
Esposto del candidato Bernardini contro Bori e Bellini

«Ad Amelia ingerenze sulla scelta delle candidature» Esposto del candidato Bernardini contro Bori e Bellini
di Francesca Tomassini
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Giovedì 9 Settembre 2021, 08:05

AMELIA Segretari Pd in guerra. Piero Bernardini, segretario del Pd Amelia passa al contrattacco e presenta un esposto contro il segretario del Pd Provinciale Fabrizio Bellini e quello regionale Tommaso Bori. Sul piatto, le presunte ingerenze indebite che i due esponenti Pd avrebbero compiuto nella scelta delle candidature in occasione delle elezioni amministrative ad Amelia. Ad essere interpellate a decidere nel merito della questione, le Commissioni di garanzia Provinciale, Regionale e Nazionale.
«Si è reso necessario -ha spiegato Bernardini- un richiamo al processo democratico attraverso il quale si è arrivati a individuare nella mia persona il candidato sindaco. Soprattutto -precisa- a fronte dell'improvviso dictat, piovuto dall'alto che, senza preavviso, ha cambiato le carte in tavola. Viene da chiedersi quali siano state le vere motivazioni che hanno portato a questo voltafaccia. Ed è importante che anche la gente se lo chieda. Siamo stati accusati da alcuni componenti della coalizione di aver spostato il tavolo politico in Regione, dunque lontano dal territorio locale, ma, fatti alla mano, pare invece che questa manovra sia stata messa in pratica dai nostri stessi accusatori».
A scatenare quella che si sta trasformando in una vera e propria guerra interna, l'ammutinamento che si sarebbe verificato dopo il voto del congresso, la primavera scorsa, durante il quale con 14 voti a favore, 7 contrari e un astenuto, era stato ratificato lo stesso Bernardini come candidato sindaco del suo partito. Ma qualcosa non ha funzionato perchè dopo qualche settimana, da una parte della coalizione di centrosinistra, in particolare Rete Resistente Amelia e alcune frange dello stesso Pd, hanno iniziato ad arrivare segnali forti e chiari circa la necessità di fare un passo indietro in favore di un nome che potesse mettere tutti d'accordo.
Una richiesta accettata da Luciano Rossi, all'epoca candidato sindaco per Rete Resistente e Marco Rubini appoggiato da Europa Verde, ma non da Bernardini che, forte del voto del congresso ha deciso di andare avanti per la sua strada. A nulla sono valsi gli appelli, a nulla è valsa l'individuazione di un nuovo candidato di coalizione, Pompeo Petrarca, da parte dei suoi oppositori.
Anche la presa di posizione dura e netta di Bori e Bellini, che in un comunicato di qualche settimana fa hanno espresso il loro pieno sostegno proprio a Petrarca, non ha fatto che esarcebare gli animi e acuire lo scontro. Il risultato, è un panorama elettorale frammentato a sinistra, che potrebbe far gioco all'unica lista di centrodestra, quella di Laura Pernazza, che invece si presenta solida e compatta. «Dispiace -ha commentato Fabrizio Bellini- perchè poteva essere l'occasione per contrastare tutti insieme il centrodestra. Nel merito della questione interna non voglio entrare. Saranno gli elettori a decidere. Il nostro intento era condividere orizzonti più alti, andando oltre quella che sta assumendo i contorni di un'ossessione».
 

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