ACQUASPARTA Acquasparta punta tutto sul Rinascimento per diventare "borgo della rinascenza". Ovvero un territorio che riconosce la propria identità nelle tradizioni e nei costumi che legano la città a quest'epoca.
Ad annunciarlo lo stesso sindaco Giovanni Montani e l'assessore alla cultura Guido Morichetti.
«Il consiglio comunale, all’unanimità - spiegano - nello statuto ha inserito la Festa del Rinascimento come la manifestazione principale del territorio in quanto parte integrante dell'identità storica, sociale e culturale della comunità.
Queste rievocazioni non sono più feste periodiche o nostalgiche ma eventi identitari contemporanei che riguardano la socialità nel suo complesso e determinano ricadute culturali, turistiche e economiche molto positive sul territorio.
Oggi, il festival del Rinascimento è stato inserito dalla Regione fra le venti manifestazioni storiche dichiarate di alto interesse culturale in Umbria, classificandosi al quinto posto.
Un appuntamento giunto alla sua ventitreesima edizione che negli ultimi anni ha ricevuto il supporto della Fondazione Carit, Regione Umbria e il Mic.
«Si lavora già per la prossima edizione di giugno - continuano - che si preannuncia molto interessante e attrattiva per i cittadini e i turisti che stanno aumentando sempre di più, per una presenza media annua di 25mila persone circa. E' una festa giovane rispetto ad altre che festeggiano già i cinquant'anni come Narni e Sangemini, ma ha bruciato molte tappe e per questo si è attestata tra le migliori cinque dell'Umbria. Si potrebbe dire – concludono Montani e Morichetti - che se Narni è la città dell'anello, Acquasparta è il borgo della rinascenza».