Abuso di alcool e droga
tra i giovani ternani: «Venite
in ospedale senza paura»

Il primario Pronto Soccorso
di Nicoletta Gigli
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Martedì 11 Agosto 2020, 10:03
All'arrivo al pronto soccorso di minori in coma etilico o, in casi più sporadici, per malori legati all'uso di sostanze, i medici sono abituati. L'anno scorso il totale degli accessi al Santa Maria per abuso di alcol sono stati 209, in deciso aumento rispetto al 2018. I casi di coma etilico relativi a minorenni sono stati 8, con una percentuale del 3,8 per cento sul totale. E negli ultimi mesi si registra un caso a settimana. Un quadro che impone uno sforzo collettivo e invoca un impegno straordinario. Soprattutto in una città costretta a piangere Flavio e Gianluca, i due giovanissimi amici scivolati dal sonno alla morte dopo l'assunzione di sostanze stupefacenti. Due ragazzi che, se si fossero affidati alle cure dei medici, potevano essere salvati. Per accogliere e gestire i ragazzi in difficoltà al Santa Maria nasce Lucignolo, che vede la collaborazione tra la struttura complessa di pronto soccorso obi diretta da Giorgio Parisi e il servizio di psicologia ospedaliera guidato da David Lazzari. Un progetto di medicina e psicologia di iniziativa che promuove l'ospedale come luogo di trattamento, consulenza ed informazione cui i minorenni in situazioni d'emergenza o disagio psicofisico acuto possono rivolgersi. Con la garanzia della massima riservatezza. «Non siamo investigatori privati - precisa Giorgio Parisi - ma siamo qui per fare in modo che il pronto soccorso possa curare il più possibile. Lucignolo non è un'idea che nasce oggi per fronteggiare una situazione d'emergenza, ma è frutto del lavoro di un contesto organizzativo forse rimasto un po' nell'ombra. Che conta sulle professionalità del pronto soccorso, da tempo in rete con il Sistema di allerta precoce sulle nuove sostanze psicoattive e in contatto con i centri antiveleni». Lucignolo, che si ispira al compagno di avventure di Pinocchio, si rivolge ai minori che arrivano in pronto soccorso con gli esiti di un disagio psico-sociale: Intossicazione o abuso di sostanze ed alcol, sospetto disturbo del comportamento alimentare, sospetto gesto di autolesionismo o caso di abuso o violenza. La procedura prevede, accanto alle prime cure, la proposta di incontro con i genitori del minore. In una sede che Parisi definisce senza manette e senza sirene vengono forniti orientamenti e suggerimenti utili nell'interesse di tutta la famiglia. La compilazione del referto all'autorità giudiziaria viene riservata solo ai casi in cui emergano circostanze legate a disagio personale o familiare tali da imporre approfondimenti a tutela del minore e della famiglia sotto il profilo penale e civile. Per David Lazzari «il progetto affronta aspetti e situazioni a rischio della vita giovanile: una falsa interpretazione della realtà, la ricerca di un'alternativa più semplice ma anche illusoria per risolvere i problemi della quotidianità, un falso amico, un falso confidente che suggerisce uno stile di vita fuori dalle righe con una connotazione di trasgressione apparentemente in piena sicurezza». Parisi lancia un appello accorato ai ragazzi che, per timore delle reazioni dei genitori, mettono a rischio la propria vita: «Se vedete che qualcosa non va, se avete assunto sostanze che danno reazioni atipiche, se vi sentite male non dovete avere paura. Venite da n
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