Abusi nella Chiesa, si muovono i vescovi della Ceu:«Non possiamo mettere la paura dello scandalo sopra le sofferenze delle vittime».

Un momento dell'incontro di Santa Maria degli Angeli
di Massimiliano Camilletti
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Lunedì 28 Novembre 2022, 08:24

ASSISI «Non possiamo mettere la paura dello scandalo sopra le sofferenze delle vittime». Questa la posizione dei vescovi umbri rispetto al dramma degli abusi nella chiesa emersa nel corso dell’incontro “Non solo prevenzione” che si è svolto sabato presso il centro pastorale di Santa Maria degli Angeli. L’avvio ai lavori lo ha dato il vescovo Cancian affermando che «gli abusi sui minori sono un problema grave che ci coinvolge come chiesa. Il nostro servizio è volto soprattutto alla prevenzione». Monsignor Vittorio Gepponi, coordinatore regionale del servizio tutela dei minori e vicario giudiziale del tribunale ecclesiastico interdiocesano umbro ha parlato di «un percorso nuovo e impegnativo. Non si può improvvisare, si deve indagare per trovare soluzioni. Questo servizio deve diventare normalità nella prassi pastorale della comunità cristiana, proponendo in Umbria incontri periodici per diffondere consapevolezza su questi temi, per formare e informare».

La sede è a Perugia, strada San Galigano 12/A, dove è attivo un centro di ascolto in cui segnalare casi di abusi o dove ricevere informazioni.

Membri del servizio regionale per la tutela dei minori sono monsignor Domenico Cancian, Anna Rapicetta per la diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, Flavio Grassini per la diocesi di Città di Castello, Fabio Cioccoloni per la diocesi di Foligno, Federica Edera per la diocesi di Gubbio, monsignor Carlo Franzoni per la diocesi di Orvieto-Todi, monsignor Vittorio Gepponi per l’archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, Elio Giannetti per l’archidiocesi di Spoleto-Norcia e Silvia Benedetti per la diocesi di Terni-Narni-Amelia. La relazione centrale della mattinata è stata affidata a padre Amedeo Cencini, formatore e docente presso la Pontificia università salesiana secondo cui per prevenire gli abusi è fondamentale la formazione del clero. «È importante che i ministri ordinati e i membri degli istituti di vita consacrata sappiano bene cos’è un abuso, quanti tipi ne esistono, le ferite che lascia». Sugli spazi pastorali ha puntualizzato che occorre “evitare spazi chiusi o isolati». «Siamo chiamati a favorire una cultura della prevenzione e della corresponsabilità - hanno concluso i vescovi -. Questa deve essere una preoccupazione da parte di tutti e dovrà essere fatta a tre livelli. Quello delle parrocchie, dei sacerdoti e degli educatori, quello dei ragazzi stessi e quello delle famiglie sempre più spesso in difficoltà su tali argomenti».

Erano presenti i vescovi monsignor Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente Ceu, monsignor Domenico Cancian, vescovo emerito di Città di Castello, con delega Ceu per questo servizio, monsignor Ivan Maffeis, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e vice presidente Cei, monsignor Domenico Sorrentino arcivescovo-vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e Foligno e monsignor Marco Salvi, vescovo eletto di Civita Castellana, già ausiliare di Perugia-Città della Pieve.

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