LA RASSEGNA Otto lungometraggi e 15 “corti”, di cui cinque anteprime italiane, due europee e una mondiale, saranno i protagonisti del festival che in quattro giorni metterà insieme circa 100 eventi gratuiti tra mostre, convegni, workshop, concerti e presentazioni di libri «con la volontà – hanno spiegato il produttore Alfredo Borelli e il direttore artistico Francesco Cordio – di presentare un festival interdisciplinare e l’ambizione di rappresentare un nuovo punto di osservazione, aperto e internazionale, sul tema dei diritti umani». «Oggi anche in Italia – ha detto Antonio stango, presidente della Federazione italiana diritti umani – c’è necessità di maggiore di vigilanza. Le posizioni del Governo sull’immigrazione sono in conflitto con i diritti individuali, il diritto comunitario e con la stessa Costituzione italiana. Esistono diritti di cittadinanza ma esistono anche diritti a prescindere dalla cittadinanza. Con questo Governo, come del resto gli altri, non sembra destinata a migliorare nemmeno la situazione della lunghezza dei processi e il sovraffollamento delle carceri».
GLI OSPITI E LA GIURIA Tra gli appuntamenti più importanti, giovedì alle 18 al palazzo dei Sette, la presentazione del libro “A mano disarmata” di Federica Angeli, la giornalista di Repubblica sotto scorta per le minacce del clan Spada. A decidere i vincitori del festival due giurie d’eccezione: per i lunghi Wilma Labate, Nicolò Fabi, Concita De Gregorio, Claudio Falconi e Federico Ruffo, per i corti Vincenzo Madaro, Teresa Paoli, Samad Zarmandili, Emanuele Nespeca e Louis Siciliano.
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