Verissimo, lo sfogo di Jolanda Renga: «Quando mi hanno detto che sono brutta ho pianto un'ora. Ho capito che era una ferita aperta»

Jolanda Renga, figlia di Ambra Angiolini e Francesco Renga, racconta per la prima volta in tv della sua battaglia contro i leoni da tastiera. Da poco maggiorenne, Jolanda decise di rispondere agli haters che l'avevano insultata per il suo aspetto fisico. A un mese dal suo sfogo social, diventato virale su TikTok, la giovane si racconta a Verissimo. per Jolanda Renga, quella che verrà trasmessa oggi alle 16.00 nel programma di Silvia Toffanin è la prima intervista televisiva. 

Verissimo, dal coming out (presunto) di Federico Fashion Style alla prima intervista di Jolanda Renga: gli ospiti di oggi (sabato 21 gennaio)

Jolanda Renga a Verissimo: la prima intervista tv

«Sentirmi dire sei brutta, o non sei bella come tua mamma, mi ha fatto male.

Ho capito che era una ferita aperta», ha raccontato Jolanda a Verissimo. «Quando ho deciso di rendere pubblico il mio profilo Instagram l’ho fatto perché ho pensato potesse essere uno strumento utile per dire le cose a cui tengo. Aprendo il profilo sono arrivati i primi follower e con loro anche i primi commenti positivi e negativi. Un giorno ho visto un video che un ragazzo mi aveva dedicato per complimentarsi con me e per curiosità ho letto i commenti: mi hanno molto ferito e ho pianto per un’ora». 

Jolanda Renga, la figlia di Ambra Angiolini e Francesco Renga: «Mi dite che sono brutta ma le cose importanti sono altre»

Lo sfogo

Dopo alcune ore di sconforto, però, Jolanda decide di rispondere ai cosiddetti “odiatori” con un video personale che, in poche ore, diventa virale, riscuotendo un grandissimo apprezzamento. «L’ho registrato di getto, senza chiedere consiglio ai mei genitori. Volevo fare qualcosa per me, ma anche per coloro che stavano vivendo una situazione simile alla mia. Ciò che mi ha reso davvero felice è stato conoscere le storie di ragazze e mamme che mi hanno ringraziato per quello che ho detto. È stata la vittoria più grande».