Uno Mattina, Tiberio Timperi al concorrente calabrese: «Se non ti aiutiamo, facciamo i piloni dell'A2», è bufera

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Mercoledì 29 Gennaio 2020, 10:20 - Ultimo aggiornamento: 12:55

È bufera su Tiberio Timperi, reo di aver fatto una battuta sui calabresi durante Uno Mattina in Famiglia. A un concorrente di Crotone che pretendeva di essere aiutato, il conduttore ha risposto con una frase che non è piaciuta a tutti. “Se non ti aiutiamo andremo a fare i piloni della Salerno - Reggio Calabria” ha esclamato, facendo riferimento alle vittime di lupara bianca ad opera della ‘Ndrangheta. Klaus Davi, massmediologo e consigliere comunale di San Luca, ha presentato un esposto contro la Rai definendo l’episodio “increscioso e non degno del servizio pubblico”.

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Leggo di essere stato denunciato per una battuta scherzosa fatta ad un concorrente in trasmissione. Sia chiaro: la battuta era nei confronti della mia redazione e più in generale della Rai. Difatti se avessi favorito un concorrente, a rimetterci, come ovvio, sarei stato io. E la denuncia del Codacons, in questo caso, sarebbe stata più che opportuna. Qualcuno, per motivi che ignoro, ha travisato le mie parole. Il filmato è disponibile su Raiplay. Io sono in buonafede. Spiace leggere che avrei offeso una regione italiana. Una regione che come tutte le altre mi appartiene e che mai mi sognerei di offendere. Io ho rispetto. Per la Calabria e per i calabresi. E per tutte le altre regioni e le sue genti. Sono calabrese, romano, laziale, toscano, trentino, pugliese, siciliano, campano, lucano, umbro, ligure, molisano, lombardo, veneto, piemontese, emiliano, abruzzese, marchigiano. Sono un incrocio di mille contaminazioni che mi fanno italiano. Sono italiano. Innamorato della mia storia. E orgoglioso di esserlo. Se qualcuno si è sentito offeso mi spiace.

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Sul piede di guerra anche il Codacons che parla di “intollerabile battuta razzista” perché “in questo modo si attribuiscono a tutti i calabresi, indistintamente, comportamenti mafiosi”. Ma Timperi non ci sta e si difende su Instagram: “Ho rispetto per la Calabria e per i calabresi. Se qualcuno si è sentito offeso mi scuso”. Foto: Kikapress
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