Stefano D'Orazio, a Verissimo il ricordo di Dodi Battaglia: «Un dolore inaspettato e terribile»

Stefano D'Orazio, a Verissimo il ricordo di Dodi Battaglia: «Un dolore inaspettato e terribile»
di Eva Carducci
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Sabato 14 Novembre 2020, 17:27

«Una perdita come questa rimarrà per sempre, ogni volta che sentirò una canzone dei Pooh, o vedrò in giro per strada la macchina che si ostinava a comprare, che voleva a tutti i costi, la memoria andrà a Stefano, e sarà un dolore incredibile» racconta Dodi Battaglia a Verissimo nel salotto di Silvia Toffanin: «Oltre che triste, per la mente umana è impensabile non poter riabbracciare i propri cari in un momento di difficoltà. Non riesco a pensarci, se dovessi essere in una condizione del genere... meglio non pensarci. Bisogna andare avanti anche quando Valerio, il nostro amico e paroliere, se ne è andato. Stefano si è sobbarcato anche questo onere. Se prima era un punto e virgola, ora è un punto a capo. Dobbiamo fare qualcosa in suo onore, che sia un concerto, un libro, un film, o un'apparizione televisiva, dobbiamo farlo. Gli amici per sempre sono davvero amici per sempre, anche dopo la scomparsa».

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Stefano D'Orazio non aveva figli ma era lo zio di tutti, anche di Stefano Battaglia, il figlio di Dodi, che ha condiviso con Silvia Toffanin un ricordo: «Quando Stefano nel 2009 decise di abbandonare il grande carro dei Pooh ricordo lo sguardo di papà sul palco con lui, mi ha commosso molto.

Siamo uguali io e lui e in quello sguardo ho rivisto me stesso». Con una vena di ironia Dodi ha raccontato di quando ha lasciato il figlio, Daniele, in Autogrill: «Un giorno andando al mare abbiamo lasciato Daniele in Autogrill, ma lo abbiamo recuperato subito. Quando ho saputo di Stefano pensavo a Daniele, che ha il Covid-19 ed è in quarantena, speravo avesse un decorso simile anche Stefano, del tutto asintomatico, purtroppo non è andata così».

Un altro dolore enorme di Dodi è quello vissuto con la moglie Paola, che da anni lotta contro un tumore al cervello: «Sono io il vecchietto della famiglia, lei ha diciotto anni meno di me, dovrebbe essere il contrario, e invece. Grazie ai dottori, e a Dio, adesso sta bene, sono eternamente grato per questo. Sono esperienze che puoi raccontare intimamente solo con chi lo ha vissuto insieme a te». 

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Nonostante la divisione dei Pooh la musica fa sempre parte della vita di Dodi: «Un solo cielo, un solo mondo, un solo te. Un messaggio sintetico e importante da condividere con le persone che ami, che ho scritto di getto. Quando ne ho parlato con Marco Rossi, il mio discografico, mi ha proposto una collaborazione con  Al Di Meola, uno dei più grandi chitarristi al mondo, ed è così che è nato il mio ultimo singolo, One Sky».

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