«Nel 1974 cantava "Passerotto non andare via", ma era una posizione chiarissima, era un'esortazione agli immigrati: restate qui. E quello che è più grave è che lo ha scritto trent'anni prima che arrivassero, li ha sobillati. Baglioni da sempre è un sobillatore, un anarchico, un rivoluzionario!». Claudio Bisio ironizza sulle polemiche che hanno preceduto il festival di Sanremo, legate alle dichiarazioni del direttore artistico sul tema dei migranti, e prende a prestito i versi delle sue canzoni per dimostrarne la "pericolosità".
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Baglioni, continua Bisio, «è ossessionato dai migranti: ha scritto "migravamo come due gabbiani" e "100 ponti da passare" e "sirene di navi che urlavano al vento", "se avessi un'auto da caricarne 100 mi piacerebbe un giorno portarli al mare". Allora te le sei cercate?». Poi, più serio, l'appello ai giornalisti seri, «smettiamola!», e al «mondo Rai»: «Quest'uomo ha un grande cuore, una grande testa oltre che una grande voce, se vi fidate di lui, di noi, lavoreremo benissimo».
Sanremo 2019, ironia Bisio: «Baglioni sovversivo, il passerotto era un migrante»

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Martedì 5 Febbraio 2019, 22:39
- Ultimo aggiornamento: 23:23
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