“Sabato, domenica e lunedì”, Castellitto interpreta Eduardo De Filippo: ma non convince i social: «Fastidioso»

Edoardo De Angelis prova con il secondo capitolo dell'omonima opera a trasmigrare la veridicità del teatro napoletano in televisione. Ma il risultato è stonato

Sabato, domenica e lunedì , Castellitto propone Eduardo De Filippo in tv: pioggia di critiche: «Fastidioso»
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Mercoledì 15 Dicembre 2021, 13:38 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 14:34

Ieri su Rai 1 è andato in onda "Sabato, domenica e lunedì" il film tv di Edoardo De Angelis interpretato da Sergio Castellitto e tratto dall’omonima opera teatrale scritta da Eduardo De Filippo nel 1959.  Il film è il secondo capitolo di una trilogia preceduto da “Natale in casa Cupiello”, andato in onda a dicembre 2020, e seguito da “Non ti pago”, che verrà trasmesso martedì 21 dicembre 2021 sempre in prima serata su Rai 1. In questo secondo capitolo Castellitto, nei panni di Eduardo De Filippo, fa un passo avanti rispetto a Natale in casa Cupiello, ma il passo (nonostante i dati di ascolto siano stati buoni) non è sufficientemente lungo per poter evitare di cadere nelle buche delle critiche, soprattutto social.

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Sabato, domenica e lunedì: le critiche

Aveva provato l'attore romano a dribblare i potenziali giudizi negativi chiedendo di non fare confronti con l'opera originale, ma per i telespettatori il paragone è stato inevitabile.

Come Natale in casa Cupiello, anche Sabato, domenica e lunedì «non è né carne né pesce». In questo secondo capitolo il teatro viene completamente dimenticato a favore di scelte televisive che mortificano l'opera originale. La musica poi rende tutto ancora più stonato rendendo irritante l'ascolto.  Se nel primo capitolo della trilogia De Angelis aveva tentato di fondere l'estetica del teatro con quella del cinema in “Sabato, domenica e lunedì” il testo teatrale viene schiacciato completamente dall'audiovisivo del film. E per alcuni addirittura la "colpa" è anche del protagonista: «Castellitto risulta fastidioso nella sua pretesa di imitare Eduardo». Ma poi c'è chi lo difende ma ne prende le distanze: «Si apprezza lo sforzo di Castellitto, ma Eduardo non va sfiorato. Pathos inesistente, storia travisata», afferma un altro utente. «In un confronto del genere, non si più mai uscire vincitori. L'attore romano c'entra poco in una recitazione in lingua napoletana». Ma c'è anche qualcuno che non si è contenuto dalle critiche: «Cosa voleva fare il regista proponendo questo obbrobrio? E il prossimo sarà Non vi pago, quello che farei io...».

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Film stonato

I testi restano quelli teatrali di Eduardo, caratterizzati da abbondanza verbale ed espressiva dei personaggi che in teatro servivano per farsi vedere anche dalle ultime file rischiando anche di diventare caricature, ma che trasportati in tv perdono di spontaneità appesantendo la storia. De Angelis sembra volersi staccare con questo film dalla staticità teatrale ma non ci riesce. Sabato, domenica e lunedì non ha quel quid in più che gli permette di compiere il salto. L'intuizione del regista era giusta: rendere movimentato un testo che essendo teatrale risultava piatto ma non riesce a confezionarlo bene e così il testo integralmente riportato dal teatro stride con musica e scenografie televisive. E la maggioranza del pubblico sembra proprio non aver aprezzato lo sforzo, troppe forzature per cercare di riportare in voga qualcosa che è sacro, soprattutto a Napoli. A rendere tutto poco legato è anche la scelta del cast: Se Segio Castellitto veste meglio i panni di peppino priore, rispetto a quello di Luca Capiello, Fabrizia sacchi, nei panni di Donna Rosa priore, non suscita nulla. Tra i migliori ci sono sicuramente Nunzia Schiano nel ruolo di Titina Piscopo e Adriano Pantaleo  che resta tra i migliori interpreti delle opere di De Filippo nella sua generazione.

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Sabato, domenica e lunedì, la trama 

Rosa Priore (Fabrizia Sacchi), come ogni sabato, è impegnata a preparare il ragù per la domenica. Suo marito Peppino (Sergio Castellitto) si aggira in cucina, polemizzando con la moglie per ogni cosa, come tradizione coniugale vuole. E il motivo dell'irritazione di Peppino verrà a galla nel pranzo della domenica. Un pranzo che la famiglia Priore condivide con i vicini di casa, il ragionier Ianniello (Giampaolo Fabrizio) e la moglie. Per l’occasione Rosa ha indossato il foulard azzurro che le ha regalato il ragioniere. Peppino non mangia nulla e, all’ennesimo complimento che Iannielli rivolge a Rosa, perde le staffe accusando i due di avere una «tresca». La moglie sconvolta dalla reazione del marito ha un malore. È il lunedì il giorno in cui Peppino e Rosa si ritrovano e riescono a dirsi tutto ciò che si sono taciuti per anni.

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I dati d'ascolto

Sabato, Domenica e Lunedì, vince grazie a 3.019.000 spettatori con il 15.44% di share. Il film diretto da Edoardo De Angelis è stato il programma più visto della serata ma anche negli ascolti manca il guizzo. Pochissimo lo scarto da 10 Giorni con Babbo Natale, in onda su Canale 5, che conquista il secondo posto con 2.830.000 spettatori e il 14.32% di share. Terzo posto per Cartabianca su Raitre che, con il 7.55% di share ha tenuto incollati 1.412.000 spettatori alla tv, merito anche della rissa avvenuta tra Scanzi e Contri. 

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