Piero Angela, Quark e Superquark: «Sono come i miei figli. La prima volta che andai in onda c'era ancora l'Urss»

Piero Angela, Quark e Superquark: «Sono come i miei figli. La prima volta che andai in onda c'era ancora l'Urss»
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Sabato 13 Agosto 2022, 15:02 - Ultimo aggiornamento: 14 Agosto, 00:04

All'inizio si chiamava Quark e andava in onda in seconda serata, dopo Dallas: il debutto il 18 marzo 1981. Sempre più popolare, nel 1995 divenne SuperQuark, con una durata maggiore, una nuova formula e la promozione in prima serata. È il marchio più celebre creato da Piero Angela, il programma di divulgazione che ha reso la scienza, la tecnologia, la natura, l'alimentazione, l'archeologia alla portata di tutti. Il titolo, Quark, preso in prestito dalla fisica delle particelle, a indicare una costituente fondamentale della materia: «è un pò un andare dentro le cose», spiegò Piero Angela in una delle prime puntate. La sigla, celeberrima, l'Aria sulla Quarta Corda di Johann Sebastian Bach, nell'arrangiamento degli Swingle Singers, scelta personalmente da Angela, provetto pianista e appassionato di musica jazz.

La sigla diventata Cult

Ad accompagnarla, onde disegnate in computer grafica anni '80 firmata da uno dei pionieri del genere, l'americano Melvin Lewis Prueitt.

Nei decenni, Quark si è allargato fino a sviluppare una serie di spin-off, come Quark Speciale e Il mondo di Quark, che mostrava documentari antropologici sulle diverse civiltà nel mondo, Quark Economia, Quark Europa (utilizzando anche qui i cartoni di Bruno Bozzetto per spiegare i concetti più difficili). Nel 1983 ecco le Pillole di Quark, 200 piccoli spot di 30 secondi che sono passati oltre 5.000 volte nei programmi di Rai1. E ancora Quark Italiani, con circa 50 documentari di natura, ambiente, esplorazione, animali ( Piero ne realizzò alcuni con il figlio Alberto Angela in Africa), fino a Superquark. Inutile chiedere a Piero Angela a quale puntata di Quark fosse più affezionato: «Sono come figli, impossibile preferirne uno».

 

Gli altri programmi

E di Superquark aveva ricordato, in un'intervista all'ANSA: «La prima volta che siamo andati in onda c'era ancora l'Unione Sovietica e si parlava di rifugi antiatomici. Nel 1981 nasceva anche il primo personal computer, mentre il telefonino e internet erano lontani. Andare in onda alle 21.35 significava essere già in seconda serata: in quella storica prima puntata portammo a casa un risultato di oltre 9 milioni di telespettatori. Nascevano anche le prime tv commerciali. Da quel lontano 1981 il mondo è cambiato ma il linguaggio usato per raccontarlo è rimasto lo stesso. Perché entrando nelle case degli italiani siamo diventati parenti dei telespettatori. Ma a modo nostro abbiamo anche fatto politica, usando proprio messaggi semplici e chiari a tutti, lontani dalle liti e dalle bagarre che tengono oggi banco». Tra le serie, sempre innovative, realizzate da Piero Angela con il figlio Alberto, vanno citate La macchina meravigliosa, Il Pianeta dei Dinosauri e Viaggio nel cosmo, girate anche in lingua inglese e vendute in oltre 40 paesi in tutto il mondo, dall'Europa all'America, dai paesi arabi all'Asia Cina inclusa.

L'ultima edizione di Superquark

L'ultima edizione di Superquark è andata in onda a luglio, su Rai1: il nuovo ciclo, seguito in seconda serata da Superquark Natura, si è aperto con il primo episodio della serie prodotta dalla Bbc, 'Il gioco della seduzionè. «Come sappiamo la scienza e la tecnologia, ed i loro riflessi sulla società, sono in continua e rapida evoluzione, ma spesso in Italia se ne parla solo in termini di oscure minacce o di miracoli straordinari. Non si riesce a capire la natura profonda di questi cambiamenti e quindi spesso non riusciamo a gestirli» ha spiegato Piero Angela. «Come diceva Luigi Einaudi, il secondo presidente della Repubblica Italiana 'conoscere per deliberarè. Per prendere le decisioni giuste alla guida di un paese bisogna conoscere bene, dati alla mano, la situazione. E scienza e tecnologia sono una parte importantissima di queste necessarie conoscenze».

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