Pechino express 2022, Natasha Stefanenko: «Come mamma e figlia abbiamo vinto la nostra sfida»

La coppia, denominatà "mamma e figli" ha ceduto solo nel finale ai "Pazzeschi" Victoria Cabello e Paride Vitale.

Pechino express 2022, Natasha Stefanenko: «Come mamma e figlia abbiamo vinto la nostra sfida»
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Venerdì 13 Maggio 2022, 12:53 - Ultimo aggiornamento: 12:57

«Come "mamma e figlia" abbiamo vinto la nostra sfida personale e il nostro rapporto è cresciuto, siamo diventate più complici. Credo che tutte le mamme mi potrebbero capire. Avevamo un rapporto bello ma era a rischio lo stesso, perché non siamo mai state sotto questa continua pressione e stress. Ci sono momenti estremi e non hai filtri. Pechino ti fa una 'lastrà di chi sei veramente». Natasha Stefanenko commenta così la trasmissione Pechino Express 2022 giunta al termine ieri sera con la puntata conclusiva su Sky, dove ha concluso la gara, insieme alla figlia Sasha Sabbioni, al secondo posto. La coppia, denominatà 'mamma e figlià ha ceduto solo nel finale ai 'Pazzeschì Victoria Cabello e Paride Vitale.

Pechino Express: vincono la nona edizione “I Pazzeschi” Victoria Cabello e Paride Vitale

«Nel programma si vede il 10% di quello che abbiamo fatto veramente, ci siamo ammazzate, abbiamo corso 12 km su un cammello in mezzo al deserto, abbiamo fatto cose estreme, anche per una sportiva o una giovane ragazza preparata. È tutto molto a sorpresa e puoi avere reazioni istintive», ha aggiunto la showgirl. «Sono stata io a convincere mamma a partecipare, non era convinta, ma sapevo che sarebbe stata un'esperienza che ci sarebbe rimasta nel cuore e nella mente, e si è convinta.

Siamo andate ed è stato così, e ancora mi ringrazia», ha sottolineato Sasha Sabbioni, parlando all'Adnkronos della decisione di partecipare alla trasmissione con la mamma. «Il rapporto ora è ancora più stretto senza dubbio, non sapevo come potesse andare tra di noi, perché con la madre non si hanno filtri, poteva essere più facile discutere, invece adesso devo dire che non avrei mai potuto fare un'esperienza del genere se non con mia madre, perché è una persona che mi conosce, sa i miei punti deboli e sa dove lei riesce a colmare le parti in cui non sono brava e viceversa. È stato un rapporto che si è ancora di più intensificato, già eravamo unite e adesso non ci divide più nessuno. Questa è senza dubbio una delle cose che più mi porterò dietro, oltre ai paesi bellissimi che abbiamo visitato e le persone che abbiamo incontrato», ha aggiunto Sasha.

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Un rapporto mamma e figlia ancora più stretto anche grazie alle difficoltà che hanno dovuto superare insieme. «A Pechino Express non puoi avere modo di reagire 'a modò, ma lo fai come sei tu, ed è bella questa cosa. Mi sono messa alla prova con un rischio grosso, ma è andata bene anche per la mia autostima. Sono stata felicissima di aver partecipato, anche se siamo state un mese e mezzo circa in giro per il mondo -ha sottolineato Natasha Stefanenko-. Non avevamo i cellulari, non li potevamo neanche toccare, sono tornata indietro nel tempo, a quando era bello socializzare e parlare con le persone. Non dobbiamo dimenticare che siamo animali sociali e non social. E Pechino ti fa ricordare questi aspetti. Io vivevo con il cellulare ogni minuto ma lì non ci pensi più, e quando me lo hanno ridato non riuscivo a riutilizzarlo, quasi lo rifiutavo». 

«Nell'ultima puntata abbiamo sbagliato diverse volte, ci sono state date delle indicazioni errate ma succede. Comunque onore ai vincitori che stimiamo moltissimo, sono diventati amici, hanno superato se stessi anche loro. Abbiamo legato con tutti, un cast fantastico, e con tanti porteremo avanti l'amicizia. Sono molto contenta poi che tutti hanno apprezzato Sasha, sia chi partecipava che chi ci guardava da casa, ci hanno fatto tanti complimenti», ha aggiunto la Stefanenko che ha anche fatto un plauso agli operatori che hanno seguito i concorrenti: «gli operatori sono stati nostri fratelli, non potevano parlare con noi, cambiavano continuamente, non dovevano essere di parte, ma sono diventati tutti amici, sono degli eroi a correre come pazzi con la camera di 10kg sulla spalla». Viverlo in prima persona e rivedersi in tv è stato strano. «È come se avessi vissuto il viaggio due volte, come protagonista e come spettatrice, mi fa cogliere e capire quanto è bello il nostro rapporto. A volte lo prendevo un pò per scontato e invece adesso che lo vedo anche da esterna mi rende felice», ha sottolineato Sasha. «Se pensavo di arrivare in finale? In realtà no, ma dopo la prima puntata ho pensato: 'siamo fortì.

Poi c'è stato il crollo. All'inizio siamo partite alla grande, ma poi la fatica si è iniziata a far sentire. Dopo la quarta puntata i dubbi salivano…ogni tappa che riuscivamo a raggiungere diventava un loop, e volevamo andare sempre più avanti. Ci chiamavano Terminator o Valchirie, ma i 'Pazzeschì sono veramente pazzeschi…mentre gli indipendenti sono stati i veri viaggiatori. Per noi è come se avessimo vinto, l'importante da ex sportive era arrivare fino alla fine e siamo felice così», ha aggiunto la 'figlià ex nuotatrice. Si è sentita un pò la mancanza del papà, Luca Sabbioni. «È stato strano non vederci e non sentirci con papà per un mese e mezzo. La mancanza del cellulare ha fatto tanto ma eravamo sempre impegnate a fare qualcosa, si sentiva la mancanza solo la sera quando avevi voglia di sentire papà», ha concluso Sasha. 

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