Dani Osvaldo «Prendo la vita Ballando». Intervista all'ex giocatore della Roma

Osvaldo a Ballando con le stelle: l'ex giocatore della Roma oggi fa il cantante
di Tiziana Lupi
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Lunedì 29 Aprile 2019, 12:05 - Ultimo aggiornamento: 15:19
Sabato scorso il pubblico di Ballando con le stelle (3 milioni 834 mila italiani che su Rai1 hanno permesso al programma di battere ancora una volta Amici di Maria De Filippi su Canale 5) ha assistito a qualcosa di insolito: le lacrime di Pablo Daniel Osvaldo davanti a un video in cui sua madre gli faceva i complimenti per la sua avventura danzante: «Non sapevo che avrei visto mia madre. Mi sono commosso perché mi manca molto, non la vedo da quando sono a Roma per lo show», ammette l’ex calciatore, oggi cantante, e attualmente tra i candidati alla vittoria del talent di Milly Carlucci.



A “Ballando con le stelle” sta ottenendo un grande successo personale. Qualcuno ha detto che è nato un personaggio.
«Mi fa piacere.Ho preso questa avventura sul serio. Faccio fatica a essere disciplinato ma mi impegno molto anche perché mi sto divertendo. E poi c’è Veera (Kinnunen, la ballerina sua partner, ndr) che mi controlla».

Il pubblico femminile la apprezza molto, non solo per i suoi passi di danza. E nemmeno le due giurate, Carolyn Smith e Selvaggia Lucarelli, sono insensibili al suo fascino.
«Non lo so (ride). Lì quello che conta davvero è ballare bene. E io ci sto provando».

Il pubblico maschile, invece, la ricorda per i suoi gol. A soli 30 anni ha lasciato il calcio: cosa le dà la musica che il pallone non le dava?
«La libertà di decidere, di fare quello che voglio. È una scelta che non ho mai rimpianto».

I calciatori guadagnano molto, lei deve avere rinunciato a un sacco di soldi.
«È vero ma i soldi… sono solo soldi aiutano ma non hanno tutta questa importanza».



Domani sera, con il suo gruppo Barrio Viejo sarà in concerto al Crossroad, a Roma. Poi andrete a Pisa (il 12 maggio) e a Bergamo (il 7 giugno). Fate musica rock e blues:chi scrive lecanzoni?
«Io e Agustin Blesa, il chitarrista. Prendiamo ispirazione dalla vita, dalle cose che viviamo e vediamo intorno a noi».

Chi viene ai suoi concerti?
«Soprattutto i giovani. La metà di loro mi vede come una figura legata al calcio e desidera conoscermi per questo; l’altra metà vuole solo sentirmi cantare».

Per domani sera ha invitato i suoi colleghi di Ballando?
«Sì e molti verranno».

Come è arrivato alla musica?
«Ci sono cresciuto. Mio padre era musicista, suonava la chitarra. E ho anche parenti nella Pampa, in Argentina, che fanno musica folkloristica».

Ha un modello a cui si ispira?
«Vado per la mia strada. Se penso a una figura di riferimento dico Keith Richards. Quando facevo il calciatore, guardavo a Batistuta e Ronaldo».

Prima il calcio, ora la musica. E poi?
«Ancora la musica, spero che sia lastrada definitiva».

Dunque si sente realizzato come musicista?
«Realizzato no, si può sempre fare meglio.Quando mi dicono che sono fortunato perché faccio quello che mi piace, rispondo che la fortuna bisogna crearsela, avendo il coraggio di fare quello che si sente anche se non è sempre facile».

Cosa le manca oggi?
«Niente, perché non voglio niente. E quando non vuoi niente, non ti manca niente».

Vincerà Ballando?
«Mi piacerebbe».


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