Netflix e Mediaset, annunciata l'alleanza: insieme per due anni e sette film

Netflix e Mediaset, annunciata l'alleanza: «Siamo complementari»
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Martedì 8 Ottobre 2019, 15:47 - Ultimo aggiornamento: 19:40

Una finestra per portare la creatività italiana nel mondo con storie originali e produttori indipendenti. Netflix e Mediaset hanno firmato una partnership «sperimentale» per i prossimi due anni che porterà alla realizzazione di sette film. «Noi siamo complementari», ha detto Reed Hastings fondatore e Ceo Netflix annunciando oggi a Roma - tra le mura della Galleria Nazionale d'Arte Moderna - l'accordo per produrre i sette film che prima andranno in onda su Netflix e poi appena dopo 12 mesi in esclusiva free su Mediaset, probabilmente su Canale 5. «Potrebbe essere solo il preludio di un rapporto più solido e duraturo che si potrebbe estendere anche ad altri paesi, forse a partire dalla Spagna.

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L'idea di collaborare insomma c'è», spiega Alessandro Salem, direttore generale contenuti Mediaset in una presentazione-show moderata da Marta Cagnola. Manca l'ad Pier Silvio Berlusconi, costretto a casa da una forte influenza, che manda un messaggio per dire che «nel prossimo futuro grazie alla dimensione del nostro progetto europeo MFE punteremo a rafforzare accordi come questo, un'ottima notizia per tutta l'industria del cinema e della produzione italiana». Si parlerà di calcio, amore, sud nei primi cinque film dove un adolescente - pubblico di riferimento di Netflix ndr - non manca mai. Si tratta di «Sotto il sole di Riccione» con la sceneggiatura di Enrico Vanzina, storia di un gruppo di teenager sulla riviera romagnola che fa pensare a 'Sapore di salè. «Sulla stessa onda», diretto da Massimiliano Camaiti, anche qui adolescenziale avventura estiva ma nata sotto il sole siciliano, presentato dalla produttrice Olivia Musini.

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«Il divin codino», storia di Roberto Baggio con la regia di Letizia Lamartire, che racconta i 22 anni passati sul campo dal campione qui interpretato da Andrea Arcangeli. «Al di là del risultato», diretto da Francesco Lettieri, vicenda di un ultras cinquantenne napoletano che si trova a fare un bilancio della propria esistenza in un confronto con un ragazzo adolescente. E infine «L'ultimo Paradiso» prodotto e interpretato da Riccardo Scamarcio. «È un film ambientato in Puglia negli anni Cinquanta - ha spiegato lo stesso Scamarcio - con protagonista Ciccio Paradiso, che capo dei braccianti si innamora della figlia del latifondista. Un film intenso d'amore, di anarchia e di violenza». Dovrebbero essere pronti per il prossimo anno, «ma non abbiamo nessuna fretta - dice Hastings - l'importante è che vengano bene. Saremo pronti tra il 2020 e il 2021». Una strategia di espansione nel nostro paese che il Ceo di Netflix non nasconde. «In Italia abbiamo raggiunto i due milioni di abbonati», ha detto ancora Hastings. «Siamo cresciuti e continuiamo a crescere - ha aggiunto - e investiremo 200 milioni di euro nei prossimi due anni in contenuti italiani». Ma non basta « Netflix aprirà una sede in Italia» dice il fondatore della piattaforma, in merito anche ai rilievi fiscali avanzati alla società. «Come tutte le imprese internazionali è importante pagare le tasse e per questo apriremo in ufficio che sarà stabile», ha aggiunto senza però voler dare dettagli sui tempi. Non lo spaventano nemmeno le critiche sulla tendenza di Netflix ad accumulare debito: «noi non abbiamo il problema del debito perchè anche se investiamo continuiamo a crescere». Non è invece chiaro se i film avranno o meno un passaggio in sala, anche se Hastings ha spiegato: «noi vogliamo creare contenuti e non siamo contrari a che vengano proiettati nelle sale. Abbiamo tanti concorrenti ma non ci spaventa, il nostro scopo è solo gratificare il cliente». Cliente nel segno della «grande varietà. Siamo interessati a tutti i generi - dice - e sempre impegnati nella diversità».​

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