Max Giusti torna su Raidue con “Boss in incognito”: «Sogno un programma dove rivisitare il varietà»

Max Giusti torna su Raidue con "Boss in incognito"
di Ilaria Ravarino
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Lunedì 7 Settembre 2020, 15:19 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 01:39
Torna domani su Rai2, dopo due anni di stop, la nuova stagione del docu-reality Boss in incognito, con una novità: anche il conduttore, oltre al proprietario dell’azienda, andrà in “missione”, camuffato e irriconoscibile in mezzo ai lavoratori. «Siamo entrati nelle aziende dopo la fine del lockdown - ha detto Max Giusti, conduttore dello show, al lavoro in questi giorni anche sul progetto social de La ragion pura - Durante le riprese ho incontrato un’Italia che resiste e non vuole mollare. Ho visto grande coesione tra imprenditori e lavoratori». Protagonista della prima puntata sarà Francesca Ossani, presidente di Crik Crok, azienda produttrice di patatine e snack, mentre nelle prossime puntate compariranno un’azienda che produce limoni, un parco di divertimenti e un’azienda di latticini. 

Anche lei in incognito: è sua l’idea?
«No. Nelle prime riunioni in Rai è subito circolata l’idea di mettere a frutto il mio trasformismo, ma mi spaventava la prospettiva di toccare un format che funziona come un orologio. Alla fine è stata un’esperienza forte, anche come attore: ho dovuto lavorare sulla voce, cercare un accento diverso, attribuire un’anima e degli obiettivi al mio “personaggio”».

Anche lei è un imprenditore (Giusti è proprietario di un circolo sportivo a Roma, ndr). Com’è il Giusti boss? 
«Una pippa. Non mi ritengo un vero imprenditore. L’ho fatto perché volevo avere un lavoro più tangibile, e perché mi piace lo sport. Ma non mi sono arricchito: la mia famiglia vive sul mio lavoro da attore, non da imprenditore. Posso però dire che, in questa fase, gli imprenditori che hanno avuto il coraggio di riaprire, di investire e di rilanciare, facendo sentire i lavoratori parte del progetto, sono quelli che ce la faranno». 

Torna in Rai dopo anni: cos’è era successo?
«Mi allontanò la dirigenza di Rai Uno di cinque anni fa. Dopo avermi rassicurato che per il sesto anno avrei condotto Affari Tuoi, mi hanno levato il programma».

Avrà sbagliato qualcosa, no?
«Certo, avrò fatto anche io delle scelte sbagliate». 

Tipo?
«Uno show di prima serata, Stasera è la tua sera: avrei dovuto farlo registrato, non in diretta. De Filippi ce l’ha insegnato: la tv buona su registra».

E chi l’ha riportato in Rai?
«Un dirigente di Rai Due, che mi ha convinto a partecipare a Pechino Express. Mi ha detto: tanti ti conoscono come professionista, nessuno sa chi sei veramente».

Sky ha scippato Pechino Express alla Rai: le dispiace?
«A Pechino è stata dura, l’affetto della gente mi ha quasi travolto. Ovviamente mi dispiace, ma tanto non lo posso rifare. Non è un problema mio».

In Rai che contratto ha firmato?
«Non ho un’esclusiva, ma abbiamo in cantiere un altro progetto nella seconda parte della stagione, a inizio 2021. Sono tornato per restare».

Sogni: il programma che vorrebbe condurre?
«Mi manca un programma di contaminazione. Uscire dal formato, aggiornare la formula del varietà. 

Affari tuoi ritorna: lo fa lei?
«Quel programma ha segnato la mia vita. Ricordo quando nacque mio figlio e andai per la prima volta in trasmissione portandolo in marsupio. Ma a me non piace chi si autocandida. Il mio numero ce l’anno. Se mi vogliono, basta chiamare».
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