Loretta Goggi, stasera in tv con "Benedetta primavera": «Adesso abbatterò la barriera dell'età»

La conduttrice torna protagonista su Rai1: «Mi metterò in gioco»

Loretta Goggi, stasera in tv con "Benedetta primavera": «Adesso abbatterò la barriera dell'età»
di Valeria Arnaldi
4 Minuti di Lettura
Venerdì 10 Marzo 2023, 07:26 - Ultimo aggiornamento: 15:24

«Grande emozione e gioia. Sono questi i sentimenti con cui affronto la nuova sfida. Ho iniziato a dieci anni a lavorare, come attrice, poi ci sono stati varietà, imitazioni, conduzione, quiz Diciamo che sono tornata a fare l'unica cosa che so fare. Questo sarà una sorta di viaggio nel mondo dello spettacolo che ho attraversato a trecentosessanta gradi». Loretta Goggi si mette alla prova e a nudo, parlando dello show Benedetta primavera, che da oggi, ogni venerdì per quattro puntate, la vedrà tornare protagonista, dopo trent'anni, in prima serata, su Rai 1. Al suo fianco, Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu. Si spazierà tra varietà, musica, imitazioni, temi complessi - «il politically correct, a volte, è ridicolo, è come se tutto ciò che abbiamo detto fino ad oggi fosse scorretto» - e ci saranno tanti ospiti. Alla prima puntata dello show, prodotto da Rai Direzione Intrattenimento Prime Time con Blu Yazmine, parteciperanno Heather Parisi, per rivivere i tempi di "Fantastico", Chiara Francini, nonché Mietta e Anna Tatangelo per "duetti impossibili", Bruno Vespa, Marco Giallini e Claudio Amendola.

Il dialogo tra ieri e oggi, anche grazie a spunti di Teche Rai, sarà la chiave dello show: come vive il confronto tra il presente e il percorso fatto?
«A livello interiore, lo sento fortemente e ne farò l'oggetto di un monologo.

Non il primo, però. Per la prima puntata ho scelto di parlare delle emozioni con le quali affronto questa sfida: mi propongo per come sono oggi, una donna di settantadue anni al passo con i tempi».

Prima imitatrice della Tv Italiana, prima donna a condurre un quiz tv da sola e anche il Festival di Sanremo, quale barriera vuole abbattere ora?
«Forse solo quella della longevità artistica. Non è una trasmissione celebrativa, mi metto in gioco, sul palco, con i miei talenti».

È stato ed è più difficile, in quanto donna, muoversi nello spettacolo?
«Le difficoltà per le donne ci sono, ma diventare produttore, direttore artistico, autore, per una donna ora è più facile rispetto a un tempo. Penso a Milly Carlucci e Maria De Filippi, ad esempio, donne forti che non si fermano mai. Io ho fatto molto da sola. Mi definisco "femminilista": mi piace essere femminile, ma credo nell'impegno per raggiungere i traguardi. Da donna, non voglio quote rosa, desidero combattere ma ad armi pari. Oggi, invece, vedo che tante per conquistare la notorietà si spogliano».

Sono stati fatti dei passi indietro, secondo lei?
«Credo di sì. Non sono bigotta, figuriamoci, ho fatto Playboy. Scegliere di puntare sull'aspetto fisico è più facile, per uomini e donne, ma la bellezza passa. Se si vuole avere un futuro, bisogna investire su altro, sui talenti».

In scena i suoi si vedranno bene: reciterà, canterà, imiterà.
«Farò Guillermo Mariotto, la regina Elisabetta II, Ursula von der Leyen, che perde le staffe, Laura Morante».

Non mancheranno duetti con voci del passato, come Mietta e Anna Tatangelo rispettivamente con Mia Martini e Whitney Houston. E il suo "duetto impossibile"?
«Lo farei con Lucio Battisti. Quando ci siamo conosciuti, ancora non cantavo. Amavo le sue canzoni, ricordo che mentre andavo a Sestriere per girare Passi sulla neve, nel 1970, Roberto Chevalier, enfant prodige come me, suonava la chitarra e io scrivevo testi nello stile di Voglio Anna».

E terminato lo show?
«Vorrei fare una fiction. Vedo serie sulla ripartenza, interpretate da donne belle di 45 anni, come Vanessa Incontrada e altre. È più difficile ripartire alla mia età e quando ho perso mio marito io ho dovuto farlo. Vorrei che ci fosse spazio per storie così».

Ha detto che non canterà "Maledetta primavera", se non in coppia: con chi vorrebbe duettare?
«Penso a Malika Ayane o Noemi. Credo ne farebbero interessanti riletture».

© RIPRODUZIONE RISERVATA