Aidan Turner sul set della serie "Leonardo!": Villa d'Este fa il pieno di star

Aidan Turner sul set della serie "Leonardo!": Villa d'Este fa il pieno di star
di Laura Larcan
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Martedì 4 Agosto 2020, 19:43 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 17:52

Cavalli che scalpitano, impreziositi da paramenti principeschi, carri pieni di bauli trascinati da stuoli di servitori, dame all’ombra dei cipressi e cavalieri con mantelli e spade che attendono udienza dal duca Ludovico il Moro. E lui, Leonardo da Vinci, giovane, poco più che trentenne, che si anima, impetuoso, in una discussione, tra studi, disegni e carte. Ciak, motore e azione. A Villa d’Este a Tivoli, gioiello rinascimentale alle porte di Roma, patrimonio dell’Unesco, si gira la serie televisiva targata Rai1 dedicata al genio vinciano.

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Una produzione imponente, quasi 200 persone tra troupe e attori all’insegna dei protocolli di sicurezza (tra tamponi e mascherine). E un cast all star, capitanato da Aidan Turner, divo irlandese noto al grande pubblico per la saga di Poldark e la trilogia de Lo Hobbit. In costume d’epoca, ampia camicia bianca, pantaloni neri e stivali, siede per esigenze di copione su una poltrone in pelle con lo sguardo concentrato in mille elaborazioni e congetture. Il genio va in scena, sotto l’occhio vigile dei registi Daniel Percival e Alexis Sweet.

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Una settimana intensa di riprese (la serie è attesa nel 2021 su Rai 1) per ambientare a Villa d’Este la grande e fastosa corte degli Sforza di Milano, dove soggiornò per quasi un decennio Leonardo. «Le riprese hanno coinvolto tutto il piano nobile di Villa d’Este e alcune parti degli esterni, come la zona delle peschiere, la rotonda dei cipressi e il chiostro», racconta il direttore del museo Andrea Bruciati. Un set naturale quello di Villa d’Este, tesoro del Mibact, perfetto per evocare i fasti degli Sforza. Lo studio di Leonardo riprende vita tra oggetti, tele, carte, ricreato in alcune sale affrescate della Villa, concepita dall’estro di Pirro Ligorio.

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«Le scene girate raccontano il periodo giovanile di Leonardo, trascorso alla corte di Ludovico il Moro, alla sua prima esperienza dopo Firenze, sul finale del ‘400 - racconta Bruciati - È forse il periodo più sereno della sua vita. A Milano Leonardo è in piena attività, vi riversa tutte le sue conoscenze artistiche e ingegneristiche, incarna quello che aspira ad essere: un artista integrato nella corte, che condensa tutte le funzioni, è colui che dipinge ma anche colui che si presta alla varie necessità del duca, dalle feste come rappresentazione della potenza della corte, all’ingegneria civile». Dalle miniere di rame della Cornovaglia nel Settecento (vedi la serie cult di Poldark) alle corti del Rinascimento, è il viaggio televisivo di Aidan Turner, 36 anni, protagonista del kolossal co-prodotto da Lux Vide, Rai Fiction, Big Light Productions, in associazione con France Televisiòn e RTVE, e distribuito da Sony Pictures Television.

Dopo i ciak tra giugno e luglio nel cuore della Tuscia viterbese, le riprese sono giunte a Tivoli frutto di una serie di sopralluoghi certosini da parte della produzione.
Si comincia a girare alle 7 del mattino (il museo resta aperto, col biglietto ridotto perché alcune parti restano precluse, e non mancano i visitatori che sperano in un selfie con le comparse). E c’è chi aspetta di vedere arrivare anche gli altri attori del cast, come Freddie Highmore, Giancarlo Giannini, e Matilda De Angelis. «Il clima è sereno e c’è una grande collaborazione tra la troupe e il personale del museo», commenta Bruciati, mentre fa da cicerone al regista, svelando segreti e aneddoti della Villa. Anche Leonardo avrebbe apprezzato.

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