Jo Squillo, a Verissimo: «Mia madre volata via come una libellula, ho visto il segno della sua presenza»

Jo Squillo, a Verissimo: «Mia madre volata via come una libellula, ho visto il segno della sua presenza»
di Eva Carducci
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Sabato 13 Febbraio 2021, 18:27 - Ultimo aggiornamento: 18:36

Jo Squillo celebra i quarant'anni di carriera a Verissimo nel salotto di Silvia Toffanin: «Mi sento ancora quella ragazzina punk, che cercava di spiegare la forza delle donne, con i capelli verdi e le creste nei capelli. Sento molto il dolore di questa vita, dove ho faticato e non mi hanno mai regalato niente. La vita è una celebrazione di lacrime e sorrisi, conquistata giorno per giorno. Penso alle discriminazioni verso noi donne, è stato tutto in salita, faticoso, ma il percorso di sorellanza, essendo una gemella, mi ha sempre spronato a dare di più, celebrando la vita sempre con qualcun altro al proprio fianco. Siamo tutti madri, anche se non ho figli, perché dobbiamo tutte lavorare per condividere e far emergere le altre donne. Siamo femministe tutte, a favore dell'uguaglianza fra uomini e donne. Chi può dire il contrario?».

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Jo Squillo 🎶✨

Pubblicato da Verissimo su Sabato 13 febbraio 2021

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Il dolore nel raccontare la perdita dei suoi genitori: «Faccio fatica a parlare della mia mamma, è ancora un dolore enorme la sua perdita, perché è irrazionale quel dolore che provi nel veder morire le persone che ami di una malattia degenerativa. Sei mesi d'ospedale sono stati tosti, è stato bruttissimo. Le persone anziane si meritano cura e accompagnamento, no di morire senza rispetto e cure adeguate nelle strutture sanitarie che dovrebbero invece fornirle. Serve un modo più rispettoso e meno violento, per essere meno da soli. Non posso pensare a chi ha perso i genitori senza poterli salutare a causa del Covid. Dopo sessant'anni di matrimonio sono morti a distanza di un mese. Nessuno ci insegna come aiutare le persone che affrontano questo momento difficile. Sento però che ti lanciano tantissimi messaggi, ci parlano, c'è una risorsa meravigliosa nel cielo. Ho identificato mia madre con le libellule. Quando è venuta a mancare ho fatto un viaggio e all'arrivo mi ha accolto uno stormo di libellule. Sono segni della loro presenza, e del loro amore». 

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Superare il dolore anche durante questo periodo buio: «Oggi dobbiamo imparare a accertarci, anche con le rughe, soprattutto nell'era dei filtri social. Mi piace poter dare un segnale a tutti, anche alle nuove generazioni, contagiare con l'entusiasmo, per tutto quello che dobbiamo fare dopo questo periodo che stiamo vivendo. Anche le live su Instagram durante il lockdown, le ho fatto per asciugare le lacrime. La musica ha il potere di fare questo, e anche i miei manichini, che hanno il nome delle mie vere ballerine. Tutti i lavoratori del mondo dello spettacolo stanno soffrendo, abbiamo perso il lavoro e siamo in ginocchio, ma lo abbiamo preso come un momento per andare oltre. Con Sabrina Salerno c'è un rapporto d'amicizia che dura da anni. Ci battiamo molto contro la violenza verso le donne. Negli anni '80 ho vissuto questo clima di violenza e mi sono chiesta perché le persone non facessero niente. Oggi se ne parla di più, ma c'è ancora tantissimo da fare. Lo stalking è una piaga quotidiana, io ne ho un paio, che mi telefonano e mandano mail, dieci volte al giorno, è veramente bruttissimo. Giusto denunciare ma delle volte mi sono sentita rispondere che, se non ci sono delle prove concrete, non si può far niente . Essere donne è davvero brutto delle volte. Delle persone mi hanno seguito, ma non ho paura, sinceramente. Non mi faccio condizionare dalla paura. Io sono single, e felice di esserlo, ma sempre innamorata. Vivo in prova, metto in prova le persone che stanno con me. Ho una bellissima storia in prova ora, da single. Non credo in un matrimonio, non ambisco agli anelli. Liberi tutti e ci scegliamo ogni giorno. Oggi c'è una storia, domani non si sa, e va bene così».

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