Sessanta chilometri in moto per salvare il suo Sanremo. E’ quello che ha fatto Zlatan Ibrahimovic pur di poter salire sul palco del Teatro Ariston e cantare con Sinisa Mihajlovic (con l’aiuto fondamentale di Amadeus e Fiorello) Io vagabondo dei Nomadi. Due ore di ritardo, due entrate saltate da scaletta per colpa di un incidente, del traffico che ha impedito a Ibra di essere puntuale come al solito. Ma Zlatan ha trovato la soluzione. Un colpo di testa dei suoi. A raccontarlo è Franco, il misterioso motociclista che si è caricato Ibra in moto. Lui è un tifoso del Milan, uno che prima di ieri sera non aveva mai preso l’autostrada e a Bonjour, Bonjour su Radio Montecarlo ha raccontato tutto quello che è successo.
Ibrahimovic, l'incidente in autostrada e il passaggio in moto. «Mihajlovic? Mi diede una testata»
“Stavo tornando a casa a Borgio Verezzi e, fermo nel traffico, vedo questo van nero con due persone a bordo e vedo che uno sembrava Ibrahimovic. Ho pensato: ‘Ma questo è Ibra’.
L'autista abbassa il finestrino e dice: ‘Ibra chiede se lo porti a Sanremo’. Sì certo ti porto, non c'è problema. Avevo un casco sotto la sella, ho chiamato mia moglie e le ho detto: ‘Sto accompagnando Ibra a Sanremo’ e lei non mi ha creduto. Io sono anche milanista…”
E poi cosa è successo? “Che Ibra voleva guidare lui, però io gli ho detto ‘No, no Ibra, guido io”.
Zlatan non si è inventato nulla.
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