Gf Vip, la verità di Nathalie Caldonazzo sulla morte di Massimo Troisi: «Il film Il Postino lo ha ucciso»

Un padre violento che le ha segnato la crescita e la relazione con l'attore. Ecco la storia di Nathalie Caldonazzo

Gf Vip, il toccante racconto di Nathalie Caldonazzo su Massimo Troisi: «Il film Il Postino lo ha ucciso»
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Martedì 18 Gennaio 2022, 00:06 - Ultimo aggiornamento: 10:41

Nathalie Caldonazzo è una delle ultime vippone a essere entrata nella casa del Gf Vip, ma è già una grande protagonista. La showgirl e attrice ha vissuto un rapporto controverso con il padre e per questo si vvii o diidez ll prol more. «Era un narcista patologico anche lui. Vide mia madre in un film andò a Parigi e la portò o se in Italia. Era un uomo violento io volevo difendere mia madre ma non ci riuscivo era un omone di 1,90». Il papà di Nathalie Caldonazzo ha incontrato la madre Leontine Snell, ballerina e coreografa di fama internazionale, quando lei era in Italia per una tournée. Tra i due è scoppiata la passione e il grande amore e hanno avuto due figlie: Nathaly e la sorella Patrizia. Il dolore per le violenze del padre sulla madre hanno segnato l’infanzia della showgirl che, crescendo, ha cercato di intravedere nel padre un essere umano con tante fragilità. 

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Un dolore che l'ha segnata molto e di cui stasera prla ad Alfonso Signorini e ai telespettatori: «Negli anni ricercavo negli uomini la tipologia del Barbablu cioè di quello che viene ti prende ti porta con il cavallo biaco ma poi ti chiude. Ho avuto due uomini uno a 16 anni che era Luca con cui sono stata 7 anni ed era un po' Barbablu. Con la memoria torno a pensare a mio padre tradiva mia madre e la picchiava aveva questi momenti di forte rabbia verso di lei.

Io invece sono un punguino, sono fedele e sogno l'amore eterno».

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La storia con Massimo Troisi

Ma il grande amore di Nathalie è stato Massimo Troisi: «Poi 28 anni fa ho visto Massimo Troisi è stato un amore che è durato poco ma molto importante. Ci siamo conosciuti in un ristorante. Lui da quando sono entrata a quando sono andata via non mi ha mai tolto gli occhi di dosso. A me inizialmente non era piaciuto. Poi però, un po' per gioco, quando sono uscita l'ho salutato. Lui andò subito dal proprietario del risorante per chiedere chi io fossi, ma trovarmi non è stato facile perchè all'epoca usavo il cognome di mia madre. Ma Massimo mi trovòe mi invitò a casa sua a prendere un caffè e io mi sono trovata di fronte un uomo estramente affascinante, ricordo ancora che aveva un paio di jeans. Siamo stati due anni insieme, abbiamo passato il primo anno viaggiando in giro per il mondo, lui non lo aveva mai fatto. Nell'ultimo viaggio in Costa Rica però lui si dimenticò le medicine e dovemmo tornare. Lui aveva un problema al cuore di cui mi parlò subito, quando gli stavi vicino si sentiva un ticchettio».  Quando era giovane infatti l’attore era già stato operato al cuore. «Andammo a Huston e il medico ci disse che si doveva operare urgentemente. Siamo rimasti li e si operò ma l'intervento non andò bene e rimanemmo la 1 mese e mezzo. I medici i veninivano a dirmi, e avevo 25 anni, che l'operazione era andata male e che avrebbe dovuto sottoporsi subito a un trapianto ma io non avevo il coraggio di dirglielo, così cercavo in tutti i modi di farlo distrarre e di portargli un po' di buonumore. Poi dopo 1 mese e mezzo siamo tornati in Italia con le bombole d'ossigeno. Una volta in Italia decise che voleva fare a tutti costi Il Postino. Non ha voluto sottoporsi al trapianto perchè voleva girare quel film con il suo cuore. Quel film lo ha ucciso. Lui è morto dopo il mio compleanno dopo essere caduto in una forte depressione, non c'è stato nulla da fare. Lui manca come essere umano come persona a tutti non solo a me, era forte perchè era un uomo che ha sempre preso in giro le sue debolezze. Io non sono la stessa dopo averlo perso». 

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La mamma a sorpresa

Poi per la Caldonazzo però è il momento di sorridere e per questo entra la mamma che con una lettera della figlia Mia le fa tornare la gioia negli occhi. «È stata una grande mamma che mi ha insegnato a farcela da sola e a rialzarmi e per questo non smetterò mai di ringraziarla»

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