Le Donatella, il racconto choc della morte del padre a Verissimo: «Eravamo in videochiamata e ha avuto un infarto»

Giulia e Silvia Provvedi sono ancora sotto choc per quanto accaduto

Le Donatella, il racconto choc della morte del padre a Verissimo: «Eravamo in videochiamata e ha avuto un infarto»
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Lunedì 26 Settembre 2022, 12:16 - Ultimo aggiornamento: 12:24

«Sei stato il nostro esempio e ti promettiamo che saremo forti come ci hai insegnato tu. Papà Ti ameremo per sempre», con questo messaggio sui social Le Donatella hanno dato l'ultimo addio al papà. Le ex concorrenti della terza edizione del Gf Vip, Giulia e Silvia Provvedi, inseparabili da sempre, stanno affrontando anche questo difficilissimo momento insieme. La morte del padre è arrivata del tutto improvvisa e dopo una settimana da quel terribile giorno le due sorelle si sono trovate nel salotto di Verissimo per raccontare quei tragici momenti.

Le Donatella, morto il papà di Silvia e Giulia Provvedi: «Saremo forti come ci hai insegnato tu»

Le Donatella, il racconto choc sulla morte del padre

Ha iniziato a raccontare Silvia cercando di ricostruire quegli attimi. «Sono giorni complessi papà stava combattendo contro una malattia da diversi anni e stava reagendo bene alle cure. Purtroppo mentre eravamo in videochiamata ha avuto un infarto ed è stato uno choc molto importante».

Non avevano ancora raccontato nulla, ma le parole di Silvia sono un colpo al cuore. «Probabilmente siamo ancora sotto choc. Fortunatamente siamo molto unite e abbiamo una splendida famiglia e una bellissima bambina che ci sta sollevando il morale». Non è facile andare avanti ma «lui era un guerriero come mia sorella e avrebbe voluto che continuassimo la nostra vita piu' forti di prima. saranno giorni molto difficili e lo saranno ancora. Non è facile colmare quella mancanza ce ci sarà sempre, però si possono fare tante cose per cercare di continuare». Parla anche della malattia del padre la Provvedi. «Papà aveva avuto un tumore e stava facendo la chemioterapia e stava reagendo bene alle cure. Succede poi che la mattina si sentiva un poco d'ansia, ma gli avevano asportato un polmone quindi era facile che si sentisse affannato, però gli esami andavano benissimo e non aveva mai avuto problemi al cuore quindi era totalmente da escludere un eventuale infarto. Nessuno avrebbe mai immaginato questo».

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L'infarto durante la videochiamata

Giulia Provvedi ha ricordato quella chiamata, che non dimenticheranno mai, in cui il padre ha avuto un infarto subito dopo. 

«Ci ha videochiamato un quarto d'ora prima che poi avesse un infarto al telefono con noi». E spiega quei momenti. «Succede una cosa stranissima perché mia madre di solito va a dormire alle 23. Quella sera io ero a mangiare una pizza con un amico sono tornata e ho detto "Che fate ancora sveglie?" . A mezzanotte riceviamo questa videochiamata da papà in cui faceva fatica a respirare. Era cosciente perché continua a rispondere, allora abbiamo detto "Chiamamiamo il 118" perché nonostante fosse cosciente noi eravamo preoccupate. Mia madre è stata bravissima perché ha capito subito ma cercava di tenerlo tranquillo "Stai con me stanno arrivando i soccorsi". E lei tutto questo non se lo ricorda era sotto choc e glielo ho dovuto raccontare io cosa è accaduto. A un certo punto chiamiamo i soccorsi e sentiamo mamma che lo chiamava "Claudio, Claudio, Claudio", a mio padre è volato il telefono ed è caduto. Noi pensavamo dal divano, poi quando sono arrivata lì ho visto la dinamica: lui è caduto dalla sedia e ha avuto un arresto cardiaco. All'incirca 10 minuti dopo che era in videochiamata e diceva "Monica stai tranquilla sto bene, non chiamare nessuno"». Secondo il racconto de Le Donatella i soccorsi hanno tardato ad arrivare. «È stato un problema metterci in contatto con loro e riuscire ad avere da loro delle indicazioni per poterci muovere in qualche modo. Quando succedono queste cose, senza fare polemica, ti aspetti una spiccata sensibilità. Io ho avuto serie difficoltà a gestire la mia ansia e ti aspetti da loro che capiscano certi stati. da questo parte il mio sfogo: Abbiate una sensibilità piu' alta».

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Un messaggio per Giulia

Giulia poi ha preso la situazione in mano ed è andata dal padre. «Io sono arrivata perché volevamo tenere papà in casa, salutarlo in modo intimo. Mi sono trovata con papà che me lo hanno lasciato nel letto e li ho aspettato che arrivassero i miei fratelli e mia madre. L'unica cosa che mi è rimasta è stato un segnale: quando sono andata a portare i vestiti alle pompe funebri ho spneto la macchina completamente e ho detto "Papà mandami un segnale" , ad un certo punto il motore della macchina è ripartito, ma la macchina era ferma. Ora ci si può credere o no, ma io sono sicura che quello era un messaggio di mio padre che ci ha voluto far sapere che ci proteggerà»

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