Dinner Club, Carlo Cracco in viaggio con gli amici vip tra i sapori dell'Italia nascosta

Dinner Club, Carlo Cracco in viaggio con gli amici vip tra i sapori dell'Italia nascosta
di Paolo Travisi
5 Minuti di Lettura
Mercoledì 15 Settembre 2021, 14:26

Una serata a cena tra amici. Chiacchiere, confidenze, sfide ai fornelli e racconti di viaggio. E' questa la formula di Dinner Club, format originale italiano di Amazon Prime Video (prodotto da Banijay Italia) che ha riunito un cast di attori, con a capotavola lo chef più noto d'Italia, Carlo Cracco.

I partecipanti, Diego Abatantuono, Luciana Litizzetto, Valerio Mastandrea, Sabrina Ferrilli, Piefrancesco Favino e Fabio De Luigi, hanno tutti accettato le regole del Dinner Club: viaggiare su un mezzo qualsiasi e sempre diverso, che sia una bici o un camper, nelle zone più belle d'Italia, dal Delta del Po al Cilento, fino alla Sardegna meno nota, Puglia, Basilicata e Maremma Toscana, per assaggiare le eccellenze dei territori, rigorosamente in due, in cui la metà della coppia è sempre Carlo Cracco.

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La formula in tv

Dinner Club, che propone una formula televisiva confidenziale ed intima, senza giudizi sulla cucina dei commensali, che dopo il viaggio dovranno riproporre ciò che hanno gustato, dove non mancano le risate e la sensazione di conoscere un pò meglio i protagonisti, sarà online in sei episodi su Amazon Prime Video dal 24 settembre. La domanda che aleggia nel format, è "siamo ancora in grado di assaporare il cibo", ma soprattutto, piegati dal Covid e dal distanziamento sociale «è ancora possibile condividere la buona tavola in ottima compagnia»?

«E' un viaggio alla scoperta dell'Italia, in posti poco o non conosciuti, ma ricchi di prodotti, materie prime e persone speciali.

Un viaggio in un meraviglioso paese, l'Italia», dice Cracco nella conferenza stampa online, dove i partecipanti si scatenano in battute ed ironia. Ma il viaggio di cui parla lo chef stellato è spesso occasione di conoscenza. Anche di sé.

La conferenza stampa

«Ho imparato l'attitudine a stare in compagnia, che non è scontato, la capacità di cucinare, che già avevo, e lo spirito di adattamento che chi fa questo mestiere deve avere» dice Sabrina Ferilli, mentre Abatantuono si è sorpreso di se stesso. «E' vero nel nostro lavoro siamo sballottati in giro per fare i film, ma con l'età pensavo di star male in giro, invece grazie a Cracco mi sono adeguato bene alla situazione». Per Mastandrea, invece, è stata l'occasione per uscire dal suo ruolo di attore e regista. «E' stata un'esperienza extra-professionale. Io faccio un mestiere e basta, non sono poliedrico e stare in un contenitore che non conoscevo faceva un po' paura, invece l'ho vissuto come un piccolo viaggio, con una persona che non conoscevo e senza avere pregiudizio perché io non guardo molto i programmi di cucina».

Per l'attrice comica torinese, Luciana Litizzetto, Dinner Club è stato anche di più. «Uscivamo dalla galera, vedevamo spazi, prendevamo un mezzo qualsiasi. Dopo essere stati fermi per tanto tempo, la trasmissione ci ha permesso di andare, è stata un'altra novità e poi siamo stati a visitare posti non turistici che oltre a riempirti la pancia, ci hanno riempito di persone particolari che sono rimaste nella loro terra. Questa trasmissione è stata respiro». Sulla stessa linea Favino. «Mi son sentito libero. La riapertura può essere traumatica, invece sono entrato in contatto con passioni che ho sempre avuto e poi la libertà di essere se stessi non è sempre semplice in questo mestiere». E poi «fino ad oggi abbiamo visto luoghi importanti della cucina, invece mi è piaciuto vedere anche il mangiare a casa delle persone, un'atmosfera domestica. Oggi se ho un problema in cucina, non chiamo mamma, ma chiamo Cracco». Infine Fabio De Luigi, romagnolo che pur stando vicino casa ha comunque scoperto qualcosa. «Ho imparato che anche dietro l'angolo, come il Po, non distante da casa mia, puoi trovare cose belle. E poi è stato bello condividere questi momenti con loro, anche la maschera un pochino l'abbiamo abbassata, qualcosa di noi è uscito».

Anche Cracco si dice soddisfatto della nuova esperienza tv, che lo fa uscire dal ruolo del giudice severo dei programmi di cucina, da Masterchef in poi, «quello che chiedevo alla produzione quando abbiamo parlato del programma, era un format unico" tanto da aprire ad una seconda stagione, ma "non sono io che decido, aspettiamo che vada in onda". Nessuna parola fuori posto neanche sui partecipanti vip. «I compagni di viaggio sono dei professionisti, ognuno con le sue caratteristiche, ma non c'è un filo che li tiene insieme se non la cucina e la voglia di viaggiare, l'aggettivo per tutti è professionalità e disponibilità».

Nel corso della conferenza stampa, non manca la stoccata sulle riaperture parziali di cinema e teatri, da parte di Piefrancesco Favino. «Questo prodotto nasce in questo paese, è fatto qui, il nostro paese ha una vitalità, su cui bisogna fare degli investimenti, dobbiamo rilanciare industrialmente su quello che facciamo, dobbiamo investire sull'arte, io sono venuto su un treno pieno e non capisco perché non si possano riempire cinema e teatri. Lo ha detto il nostro ministro e spero si faccia presto».

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